Giorno della memoria, “Gli uomini hanno creato tutto ma non l’umanità”
27 Gennaio 2014 10:55
Mille alberi nel deserto del Negev in ricordo del padre. Li ha fatti piantare Umberto Abenaim che ha emozionato bambini, rappresentanti delle istituzioni e cittadini presenti al giardino della Memoria sullo Stradone Farnese, dove ogni anno Piacenza commemora la Shoah. Carlo, il padre di Umberto, fu comandante dell’Arsenale di Piacenza, la sua famiglia venne sterminata ad Aushwitz mentre lui riuscì a sfuggire alla cattura grazie all’aiuto della famiglia Bosi di Riva di Pontedellolio. Umberto Abenaim ha avviato le pratiche per far riconoscere ai discendenti della famiglia Bosi la Medaglia dei Giusti tra le Nazioni. Durante la celebrazione il sindaco di Piacenza Paolo Dosi ha ricordato le parole di Primo Levi, “se capire è impossibile, ricordare è necessario”.
“Perché e cosa ricordare? Per saper riconoscere il male che a volte si presenta sotto forma di uomini banali”. Il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha ricordato l’introduzione del giornalista Foa del libro “Se questo è un uomo”. Entrambi i rappresentanti delle Istituzioni locali si sono scagliati contro il negazionismo. Ai ragazzi, il presidente della Provincia ha consigliato vivamente di leggere e di essere curiosi “perché la conoscenza è l’antidoto all’ignoranza”. Tre studentesse hanno riportato le loro impressioni dopo la visita al campo di concentramento di Fossoli: “Gli uomini hanno creato tutto ma non l’umanità” è la riflessione di una di loro.
Notizia delle 7 – Si terrà al Giardino della Memoria sullo stradone Farnese, la cerimonia istituzionale che celebra la ricorrenza dell’anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, data simbolica assurta al ricordo delle vittime della Shoah. Nell’occasione, con inizio alle 10.30, interverranno il sindaco Paolo Dosi, il presidente della Provincia Massimo Trespidi e alcuni studenti che hanno preso parte, nel 2013, al viaggio della Memoria.
A precedere questo appuntamento ufficiale, alle 9 si terrà, nella cornice dell’auditorium Sant’Ilario, un incontro rivolto alla cittadinanza e agli studenti, con la testimonianza di Umberto Abenaim – che racconterà la storia del padre Carlo – e la partecipazione di Carla Antonini, direttrice dell’Istituto storico della Resistenza. Un’iniziativa che intreccia “ricordi e immagini di deportazione e di salvezza”, all’approfondimento sull’applicazione delle leggi razziali nel Piacentino.
Alle 15, nell’aula magna dell’Isii Marconi, è aperta a tutti la presentazione del libro “Testastorta”, di cui Sara Ferrari discuterà insieme all’autrice, la scrittrice israeliana Nava Semel. Inizierà invece alle 15.30, al Teatro Municipale, il “Concerto della Memoria – Il canto di Israele”, che vedrà esibirsi l’Ensemble Spazi Sonori, formato dai solisti dell’Orchestra Filarmonica Toscanini, diretto dal Maestro Riccardo Joshua Moretti.
Domani alle 16, Chiara Dainese racconterà la pellicola di Stephen Daldry “The Reader”, nell’ambito del ciclo “Un film in biblioteca”, alla sala Balsamo della Passerini Landi. Alle 21, al Teatro San Matteo, i laboratori tetrali “La belle étoile” del liceo Gioia e “Dietrolequinte” del liceo Colombini rappresenteranno rispettivamente “La douleur” di Marguerite Duras, in lingua francese, e “In fondo…io non ho paura”, da un testo di Etty Hillesum, entrambi con la regia di Lorelle Carini e la collaborazione di Quarta Parete.
Resterà esposto sino al 1° marzo, invece, il percorso bibliografico “La biblioteca ricorda”, che dal 27 gennaio potrà essere scoperto e approfondito al piano terra e al primo piano della Passerini Landi, con visite guidate, nel pomeriggio del Giorno della Memoria, dalle 14.30 alle 18.30.
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