Rifiuti in Valdarda, quale rischio per la salute? Le risposte a Fuori Sacco
11 Febbraio 2015 22:57
Le telecamere di “Fuori Sacco” si sono spostate a Castellarquato, Vernasca, Lugagnano e in Valdarda, per ascoltare le domande dei cittadini e tentare di dare una risposta attraverso la voce di esperti presenti in studio questa sera. La richiesta di bruciare 60mila tonnellate del nuovo combustile derivato da rifiuti nel forno clinker della Buzzi Unicem di Mocomero di Vernasca fa discutere e preoccupa i residenti.
“Sul sito della Provincia è disponibile la documentazione – fa sapere Giuseppe Biasini di Arpa Piacenza, intervistato dal direttore Nicoletta Bracchi e dal giornalista Michele Rancati -. Questo combustibile nasce dal rifiuto ma non è un rifiuto, è un combustibile a tutti gli effetti”. “Dalla documentazione elaborata in Provincia al termine della procedura di screening è emersa con forza la criticità sugli inquinanti” – ha aggiunto Luigi Ragazzi di Italia Nostra Valdarda.
Stefano Consonni, presidente del Leap, ha sottolineato “come l’argomento non sia nuovo, ma oggetto di approfondita letteratura”. Il 7 marzo, a palazzo Galli, dalle 10, è previsto un convegno sul tema dell’inquinamento ambientale, organizzato dall’Ordine dei medici di Piacenza: “Le indagini epidemiologiche sull’utilizzo dei rifiuti solidi urbani e industriali all’interno di un cementificio ci confermano come questa non sia una struttura adeguata e presenti dei rischi” – ha detto il dottor Roberto Florio.
“Quando la Buzzi Unicem si è insediata in Valdarda aveva garantito che non avrebbe mai bruciato rifiuti nel cementificio, c’è un problema anche etico di mancato rispetto degli accordi” – è intervenuta Laura Chiappa di Legambiente.
Le repliche della puntata: oggi alle 11.45 e all’1.00; domani, venerdì, alle 17 e alle 23; sabato alle 9 e alle 21; domenica alle 20.20.
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