Premio della Bontà a Rustigazzo: il mattatore è Vittorio Sgarbi. Le foto
06 Gennaio 2016 17:28
Lo show di Vittorio Sgarbi ha arricchito la cerimonia di consegna del premio della Bontà avvenuta questo pomeriggio a Rustigazzo. Ironizzando sul suo personaggio autodefinito “cattivo”, si è detto stupito di essere stato scelto per premiare il banchiere piacentino Corrado Sforza Fogliani, vincitore del riconoscimento. Dopo aver criticato le famigerate rotonde piacentine e lodato l’eleganza del sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi promotore dell’iniziativa, il critico d’arte, nel suo discorso davanti a una platea numerosa e divertita, ha toccato diversi argomenti: “dall’invisibilitá di Piacenza e dei suoi tesori” alla “coppia” Berlusconi-Ruby, fino al Cristianesimo e il suo messaggio di bontà.
Oltre al Premio della Bontà, realizzato quest’anno da Giulio Manfredi, maestro d’arte orafa ben conosciuto nel mondo ma di origine piacentina, sono state consegnate anche quattro Menzioni d’Onore: al sovrintendente della polizia di Stato Pier Paolo Moro resosi protagonista di un intervento di soccorso ad una bambina priva di sensi presso una palestra cittadina, nonostante fosse fuori servizio, salvandole la vita.
La seconda menzione è andata all’Asilo Sacra Famiglia guidato dalle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, che da centovent’anni si occupano dei giovani lugagnanesi offrendo in modo qualificato, amorevole ed importante una scuola dell’infanzia vera culla di valori e spirito educativo.
Un’altra Menzione d’Onore è andata all’Associazione “Gruppo Benessere AMOP”, nata nel 2013 per iniziativa della dottoressa Livia Bidin dell’Unità Operativa Oncologica dell’Ospedale G. da Saliceto, e cui numerosi volontari hanno offerto a titolo assolutamente gratuito pratiche che aiutano a “stare bene” stimolando lo spirito di autoguarigione. Il Gruppo Benessere AMOP ha aiutato oltre 150 pazienti diventando anche esempio per la medicina internazionale.
Conclude l’elenco delle Menzioni d’Onore quella conferita al dottor Giuseppe Braghieri, medico piacentino che si occupa di salvare vite nelle zone più sfortunate del mondo. La passione di Braghieri è stata tale da contagiare anche i famigliari, coinvolti in missioni oltre i confini della nazione.
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