Piacenza Jazz Fest 2016, il re è il saxofonista Claudio “Jr” De Rosa

20 Marzo 2016 05:05

Piacenza Jazz Fest 2016 (18)-1000

Claudio “Jr” De Rosa, saxofonista napoletano di 23 anni, è il pupillo del “Chicco Bettinardi” 2016. Claudio ha vinto la più antica e rinomata sezione “A” – quella dedicata ai solisti – del concorso nazionale per jazzisti emergenti targato Piacenza Jazz Club. Al secondo posto, il chitarrista ventiduenne romano Francesco Zampini.

Sono invece i Playground Project di Aversa (CE) ad aver trionfato nella categoria riservata ai gruppi. E hanno fatto manbassa, perché in gennaio avevano già incassato il premio del pubblico durante le eliminatorie al Milestone. Dietro di loro, il Jacopo Mazza Trio di Biella. Infine, i cantanti: prima, la ventitreenne Sara Battaglini di Firenze; seconda, la coetanea Giulia Di Cagno di Felino (PR).

Questi i risultati del concorso da sempre abbinato al Piacenza Jazz Fest, la cui 13ma edizione, come da tradizione, si è appena conclusa proprio con il Galà di premiazione e fine festival allo Spazio “Le Rotative” di Libertà. Tutti i concorrenti hanno suonato un pezzo. E alla fine, consueto brindisi di arrivederci al Jazz Fest 2017, nel cui cartellone, come ogni anno, saranno ingaggiati anche i vincitori di questo “Bettinardi”.

Nei giorni scorsi la commissione artistica del Jazz Fest aveva svelato anche i vincitori della nuovissima sezione di quest’anno, la “D”, dedicata al miglior debutto discografico. Si sono aggiudicati questo riconoscimento gli Oirquartett di Mestre con il CD che porta il loro nome. Una formazione ormai consolidata che una volta di più conferma l’eccellente vitalità del panorama italiano contemporaneo.

E alla fine siamo andati ben oltre il rito della foto di gruppo. Idea lampo di Gianni Azzali, sull’onda dell’entusiasmo di una serata frizzante e piacevole: “ragazzi, tutti sul palco a improvvisare un blues in si bemolle”. Venti mani indaffarate sugli strumenti, un tripudio gioioso cui ha preso parte anche lo stesso Azzali con uno “scat”… scatenatissimo e liberatorio. Non potevamo chiedere una chiusura più scoppiettante e più jazz di così.

Il concerto andrà in onda su Telelibertà sabato 26 marzo alle 20.20.

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