Caduti e dispersi in guerra, il ricordo. Consegnate due Croci al merito
09 Aprile 2016 12:14
Morire per la Patria ha sempre un alto valore. Non importa se si hanno solo vent’anni. Non importa se si è mandati allo sbaraglio senza strategia, senza mezzi e senza equipaggiamenti. Anzi, queste morti assumono ancor più valore. E’ per questo motivo che il 9 aprile di ogni anno è la Giornata nazionale dedicata ai caduti e dispersi in Guerra.
Anche Piacenza li ha ricordati, con una commemorazione ufficiale iniziata con la messa in San Francesco, seguita dal corteo verso il Sacrario dei caduti di piazza Cavalli sotto le arcate di palazzo Gotico, l’alzabandiera, la deposizione delle corone d’alloro.
Dopo i discorsi del generale Eugenio Gentile, e del generale Tommaso Petroni, il momento più toccante della cerimonia: la consegna delle Croci al merito di guerra alle famiglie di due soldati morti nel secondo conflitto mondiale.
A Liliana Ceresa, nipote dell’artigliere Giovanni Costa classe 1919 morto in prigionia in Serbia nel maggio del ’44 dopo la campagna di Grecia. E poi ad Angelo Rognoni, nipote di Beppe Delfini classe 1921, disperso nella battaglia di Nikolajewka nel febbraio del ’42.
I riconoscimenti sono stati consegnati dal prefetto Anna Palombi e dal colonnello Giovanni Bajata, comandante del 2° reggimento Pontieri.
La cerimonia, organizzata dal comitato provinciale dell’associazione nazionale famiglie dei caduti e dispersi in guerra, si è conclusa con l’intervento del sindaco di Piacenza Paolo Dosi.
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