Fifa 23, fischio finale: la serie Ea si chiude dopo 30 anni – Recensione
Di Andrea Peroni 01 Ottobre 2022 04:25
Chi l’avrebbe mai detto? Dopo quasi 30 anni di proficua collaborazione, le strade di Ea Sports e Fifa si dividono per sempre, rendendo di fatto Fifa 23 la conclusione di una saga che ha fatto la storia del medium e ogni anno accompagna milioni di appassionati.
I giocatori erano increduli quando in primavera, seguendo la scia di indiscrezioni che si rincorrevano da tempo, Electronic Arts rivelò che la sua partnership con l’organo che controlla il calcio mondiale era ormai giunta al capolinea. Troppi interessi in gioco, troppa limitazione dovuta alle politiche della federazione, e, soprattutto, anche se Ea non lo ha mai detto chiaramente, la licenza ufficiale Fifa inizia ad assumere proporzioni economiche fuori di testa – 1 miliardo di dollari, costo raddoppiato rispetto a prima. Sebbene il colosso americano dell’intrattenimento abbia sempre tratto enormi profitti dalla serie Fifa, anche grazie alla brillante intuizione che fu Ultimate Team (negli ultimi anni si parla in media di 1 miliardo e mezzo ogni anno solo dalla modalità in questione), ora questo accordo iniziava a stare stretto, e dunque dall’anno prossimo, per la prima volta dal 1993, si cambia tutto.
Restano da chiarire molti dubbi sul futuro – Electronic Arts ha già annunciato la sua futura serie Ea Sports Fc, mentre la Fifa si sta accordando con altri editori per realizzare i suoi videogiochi -, ma almeno per il momento i giocatori non devono preoccuparsi troppo, perché Fifa 23 resta il classico appuntamento annuale (quasi) perfetto per tutti gli appassionati del pallone. Un gioco in linea con i suoi predecessori, naturalmente, ma si segnalano alcune novità interessanti.
Accanto alle classiche modalità da Calcio d’Inizio, perfette per giocare sullo stesso divano in compagnia di un amico, non mancano ovviamente la Carriera, sulla quale grava ancora la mancanza di alcune feature importanti e richieste da molto tempo, ma che allo stesso tempo accoglie gli Highlights giocabili, che consentono di affrontare solo brevi scorci di partita; la modalità Pro Club, come da sempre, prosegue il suo cammino, consentendo a ogni giocatore di creare il proprio avatar digitale e costruire un club insieme ad altri utenti in tutto il mondo; torna anche Volta Football, simpatica variante di Fifa Street che amplia l’offerta; si chiude poi, naturalmente, con l’immancabile Fut, o Fifa Ultimate Team, croce e delizia di milioni di giocatori che quest’anno offre anche diverse importanti novità tra cui l’assenza dell’intesa di squadra che è stata invece rielaborata per dare un maggior senso di unità al proprio team dei sogni.
Sul fronte del gameplay, l’implementazione del motore Hypermotion 2 ha restituito proprio quello che i giocatori si aspettavano. Mentre la concorrenza ancora arranca, Ea Sports riesce ad affinare ogni anno sempre più la sua tecnica, producendo un gameplay sempre più realistico ma che non per forza vuole fare a meno di giochi di prestigio e acrobazie che esaltano i giocatori, rendendo ancor più fluidi i movimenti. La fase difensiva, spesso nella gestione dell’intelligenza artificiale, mantiene le sue ombre, ma nel complesso è stato fatto un passo in avanti rispetto al capitolo precedente – si segnalano però portieri molto impreparati negli scontri ravvicinati, forse perché gli sviluppatori hanno voluto seguire l’equazione “ancora più goal = ancora più spettacolo”. In questo senso risulta molto più curata la sezione del calcio femminile, con le giocatrici che questa volta possiedono animazioni e movimenti propri. Ea, negli ultimi anni, sta portando avanti la sua battaglia per la diversificazione dei contenuti, e di questo bisogna dar atto all’azienda.
I due pezzi più pregiati dell’intero pacchetto restano come sempre la Carriera e Fut. Con la prima, i giocatori possono vestire i panni di alcuni dei più grandi allenatori del mondo, oltre alla sorpresa Ted Lasso dall’omonima serie di Apple Tv+, e portare la propria squadra del cuore sulla vetta del mondo. Fifa Ultimate Team, invece, mantiene la sua abituale funzione, ossia quella di ammaliare milioni di utenti e portare milioni di dollari nelle tasche di Ea. Dicendo addio all’intesa di squadra, Fut 23 consente agli utenti di costruire squadre più variegate, fresche e per certi versi impossibili da realizzare nella realtà. Se prima era solo una suggestione, a causa delle limitazioni delle precedenti incarnazioni di Fut, oggi vedere Haaland, Mbappé e Lewandowski diventa più facile per ambire al premio più grande di tutti. Restano comunque alcune caratteristiche da tenere d’occhio. Arriva infatti l’intesa per ogni giocatore, che nuovamente tiene conto di nazionalità e club senza però i limiti dei ruoli e delle linee di connessione tra questi, cosa che invece accadeva in precedenza.
Gli amanti del calcio troveranno in Fifa 23 il loro svago preferito, ma l’eccessiva dispersione dei diritti d’immagine, però, non è da sottovalutare. L’ultimo gioco della serie, in tutti i sensi, riabbraccia la Juventus dopo alcuni anni, ma dice addio ad esempio a Inter e Milan, passati a eFootball di Konami. Una situazione che non farà altro che accentuarsi nei prossimi anni, quando arriveranno anche altri competitor quali Ufl e Goals. A quel punto capirci qualcosa, districandosi tra tutti questi prodotti, sarà davvero difficile. In ogni caso, Fifa 23 si riconferma come la miglior simulazione calcistica in circolazione, e fortunatamente non ha fatto l’errore di adagiarsi sugli allori vista una concorrenza inesistente. I giocatori possono inoltre godersi per la prima volta il cross-play per le piattaforme di attuale generazione, dando ancor di più un senso di unità che, di questi tempi, non fa mai male.
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