Microsoft si accorda con Nintendo e Nvidia, scacco matto all’antitrust?
Di Andrea Peroni 25 Febbraio 2023 04:58
Sebbene le tempistiche non siano a favore di Microsoft (l’azienda vuole chiudere l’affare entro giugno, ma la prima udienza con la Ftc americana che potrà confermare o ribaltare il risultato – cit – si terrà solo ad agosto), l’azienda di Redmond ha compiuto negli ultimi giorni alcuni importantissimi passi avanti per quanto riguarda l’acquisizione di Activision Blizzard King.
Il gigantesco editore americano, che ha dalla sua proprietà intellettuali di immenso spessore come Call of Duty, Warcraft, Overwatch, Diablo e il buon vecchio Crash Bandicoot, è intenzionato a farsi acquisire da Microsoft come ricordato anche dall’attuale Ceo Bobby Kotick, superando gli ostacoli che in questo momento si chiamano Cma (ente regolatore del Regno Unito), Unione Europea e la già citata Federal Trade Commission degli Stati Uniti, quest’ultima fortemente contraria all’affare.
La paura di queste agenzie, già espressa in più occasioni negli ultimi mesi da quando Microsoft ha annunciato l’intenzione di acquisire Activision nel gennaio 2022 per quasi 69 miliardi di dollari, è che Xbox finisca con l’ottenere troppo potere sul mercato, andando ad annientare i concorrenti che resterebbero a bocca asciutta. Tre grandi aziende rivali di Microsoft, ha rivelato recentemente la Cma, si sono dette contrarie all’acquisizione (niente nomi, ma si tratta probabilmente di Sony, Google e Nvidia), e così hanno fatto anche alcune delle più importanti agenzie che regolano l’equilibrio del mercato. Altre invece, come Tencent e Ubisoft, si sono dette favorevoli alla chiusura dell’accordo.
Di fronte a scenari completamente folli proposti da alcuni enti, come la vendita di varie ip di Activision, Microsoft prende una strada secondaria e si assicura alcuni importanti alleati in questa battaglia, addolcendo inoltre la pillola all’antitrust.
Il presidente di Microsoft Brad Smith ha portato a segno due accordi che potrebbero essere fondamentali per la strategia dell’azienda, in attesa di sapere se e quando Sony vorrà sedersi al tavolo delle trattative – voci di corridoio affermano che alcuni incontri sono già avvenuti, per mettere nero su bianco le promesse degli ultimi mesi. Il gigante dell’elettronica ha stretto infatti un contratto decennale con Nvidia per la pubblicazione di titoli Pc Xbox su servizio di cloud gaming Geforce Now, inclusi Halo Infinite, Forza Horizon 5 e Microsoft Flight Simulator. La mossa arriva dopo che la stessa Nvidia aveva espresso forti preoccupazioni agli enti circa la possibilità che Microsoft precluda l’arrivo dei giochi Activision Blizzard King sui servizi di cloud gaming, ma di fronte a questa partnership, la sua posizione è ormai cambiata.
Se ciò non dovesse bastare, ecco che Redmond si esibisce in quello che per alcuni è uno scacco matto all’antitrust (e a Sony). Microsoft ha infatti ufficializzato un contratto, anche in questo caso decennale, per portare su console Nintendo i titoli della serie Call of Duty, a patto ovviamente che l’acquisizione andrà in porto. I videogiochi del franchise sparatutto saranno proposti con la stessa qualità, gli stessi contenuti e nello stesso giorno di lancio delle piattaforme Xbox, proponendo l’esperienza di Call of Duty su console Nintendo che ormai manca da quasi dieci anni – l’ultima uscita è Call of Duty: Ghosts su Wii U, nel 2013.
L’accordo, in sé, non ha forse una grande rilevanza per Nintendo, abituata a proporre ben altri tipi di esperienze al suo pubblico negli ultimi anni (Call of Duty significa comunque vendite in più, quindi ben venga), ma rappresenta un passo in avanti probabilmente fondamentale per Microsoft nel suo ambizioso progetto, che forse convincerà anche Sony a scendere a patti prima che sia troppo tardi.
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