In casa 25mila libri antichi, Cristian Scalambra tra i collezionisti numero uno
09 Luglio 2019 19:30
I gialli nello studio, i romanzi d’avventura in salotto, i manuali di ricette in cucina, i racconti per ragazzi nella camera della figlia e la fantascienza all’ingresso. Ogni genere letterario ha un posto preciso nell’appartamento di Cristian Scalambra. Il 38enne guardamigliese, infatti, conserva tra le mura domestiche quasi 25mila libri rari e preziosi, tra cui le prime edizioni di titoli che hanno fatto la storia. Un esempio? “Pinocchio stampato nel 1883, oppure “Dracula l’uomo della notte” del 1922″. Ma è soprattutto “l’amore per la deduzione e la lettura degli indizi” che lo ha consacrato ai vertici assoluti del collezionismo di gialli: a livello nazionale, Scalambra è il numero uno. La sua bibliofilia, non a caso, ha preso il via proprio dalla passione per i libri polizieschi e noir, ormai quindici anni fa.
“Nel 2004, iniziai a cercare le vecchie opere di alcuni autori a me cari – ricorda l’uomo, titolare di una carrozzeria a Piacenza -. Non reperendo le ristampe moderne, cominciai a girare i mercatini per acquistarle”. Ma la svolta arrivò per caso qualche mese dopo, come in ogni trama misteriosa e rocambolesca che si rispetti: “Su Ebay, trovai in vendita “L’alta cucina del delitto. Le avventure di Nero Wolfe” di Rex Stout. Lo comprai e, una volta recapitato a casa, mi accorsi che aveva solo sette ricette allegate, invece di nove. Lo feci presente all’inserzionista e glielo rispedii indietro. L’uomo, un anziano genovese, mi contattò e mi propose di vederci. In pratica, mi disse che, essendomi accorto dell’anomalia, avevo superato una sorta di test. E che perciò avrebbe voluto lasciarmi la sua collezione di circa 10mila gialli, la più grande nel nostro Paese, dal valore di centomila euro. Sua moglie stava morendo e anche lui non era in perfetta salute. Insomma, stava predisponendo la sua eredità”.
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