Provincia, Sel: “Piacenza resti in Emilia. Giunta Trespidi disorientata”
22 Settembre 2012 10:34
Piacenza resti in Emilia”. La segreteria provinciale di Sel interviene nel dibattito sul futuro del nostro territorio e non risparmia critiche molto dure all’attuale amministrazione Trespidi. “Sono molti ed ovvi i motivi che legano Piacenza all’Emilia – spiegano i vendoliani piacentini – e che suggeriscono di mantenere tali legami, a partire dalle forti e profonde ragioni storiche che risalgono al Ducato di Parma e Piacenza fino ad arrivare a motivazioni puramente linguistiche e dialettologiche. In primo luogo, la filiera produttiva di Piacenza (dai salumi, ai prodotti tipici, alla gastronomia di eccellenza) è fortemente legata a quella degli altri territori dell’Emilia orientale. Romperla comporterebbe dei forti costi burocratici, dei tempi lunghi e indefiniti (prima che la filiera produttiva piacentina possa essere utilmente inserita nelle politiche di “marchio” e di promozione in un’ipotetica annessione alla Lombardia) e, soprattutto, potrebbe disorientare i consumatori nazionali ed internazionali dei prodotti piacentini, già inseriti nei “marchi” oggetto di politiche di promozione territoriale della Regione Emilia Romagna. In secondo luogo, la rottura di rapporti amministrativi consolidati (sanitari, scolastici, oltre che di promozione del territorio) e la creazione dal nulla di nuovi fino a ieri del tutto inesistenti, ha dei costi burocratici pesanti, con un esito nebuloso”.
Poi l’attacco politico alla giunta Trespidi: “Con il passare dei giorni appare sempre più evidente il senso di disorientamento pressoché totale che sta caratterizzando l’attuale giunta provinciale che si è fatta trovare del tutto impreparata e priva di idee chiare quando è stato il momento di andare a far sentire la nostra posizione. La questione dell’indire un referendum, infatti, può essere certamente una soluzione che coinvolge i cittadini ma che evidenzia la carenza politica di una giunta che non ha saputo esprimersi e prendere una decisione chiara in questo lungo periodo di tempo. Sicuramente, qualunque sia il destino dell’ormai ex Provincia di Piacenza, una cosa è certa: a prescindere infatti dall’accorpamento che sarà effettuato il peso e l’importanza che avrà il nostro territorio dipenderà dai piacentini stessi”.
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