Fiom e Cgil: “Occupazione e diritti da tutelare, in Fiat come in Ikea”.
07 Novembre 2012 13:26
“Cercano di tenerci fuori in tutti i modi, ma non ci arrendiamo. Vale per la Fiat, come per tutti gli altri stabilimenti in cui la nostra presenza non è gradita perché chiediamo il rispetto dei diritti dei lavoratori. Speriamo che si faccia finalmente una legge sulla rappresentanza e che non si arrivi a un nuovo accordo separato, che vorrebbe dire la fine del contratto nazionale”.
Lo ha detto il segretario regionale della Fiom-Cgil Bruno Papignani intervenendo all’attivo provinciale dei delegati dei metalmeccanici alla Camera del lavoro, convocato in previsione dello sciopero nazionale di 4 ore del 14 novembre.
Una vertenza, quella che interessa la Fiat, che secondo il sindacato si collega a quella che sta interessando i facchini all’Ikea di Piacenza: “Le premesse e le situazioni sono differenti – ha commentato il segretario provinciale della Cgil, Paolo Lanna – ma siamo comunque di fronte a lavoratori che hanno pochi diritti e che se li vedono messi in discussione. Per questo a tutti diciamo: il lavoro e l’occupazione rappresentano una priorità, si faccia di tutto per tutelarli. La notizia dei 107 posti in meno è pesantissima, chiediamo a Ikea di ripensarci. Fermo restando che noi non siamo mai stati d’accordo sulle modalità di protesta attuate dai Cobas”.
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