Primarie, al ballottaggio con la giustificazione. Reggi molto critico
28 Novembre 2012 14:30
Primarie del centrosinistra, per chi vuole votare domenica ma non si è registrato per il primo turno ci vuole la giustificazione. E non si ferma la polemica tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi. A scatenarla su “L’Unità” l’ex primo cittadino di Piacenza, Roberto Reggi, che punta il dito sulle nuove regole del duello. «Qui qualcuno vuole fare il furbo – ha detto Reggi, braccio destro del sindaco fiorentino Renzi, nell’intervista – ci siamo fidati del segretario, evidentemente abbiamo fatto male, con questa regola ci faremo ridere dietro dal mondo. Mettono un filo spinato perché, in caso contrario, i nuovi elettori al ballottaggio saranno tutti per Renzi».
Domani e venerdì i ritardatari avranno la possibilità di registrarsi, firmando un atto di auto-giustificazione, nella sede del Partito democratico di viale Risorgimento dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19. Solo così potranno votare domenica. I seggi saranno gli stessi di domenica scorsa (in totale 51), aperti dalle 8 alle 20. Chi ha già versato i due euro necessari per votare non dovrà farlo ancora. Potrà partecipare anche chi si è registrato ma non si è recato alle urne domenica 25 novembre. Sono chiuse le iscrizioni on line, ma chi si era preregistrato scegliendo la strada del web e non si è presentato domenica al voto potrà comunque partecipare al ballottaggio. Ci si può registrare solo in città. «Sappiamo che così si limita la provincia – ha detto Matteo Bongiorni del coordinamento “Italia bene comune” – ma non dimentichiamoci che chi voleva iscriversi ha avuto possibilità per 21 giorni nelle scorse settimane». E sulle polemiche: «Gli sterili battibecchi di questi giorni sulle regole non possono certo annacquare il successo di queste primarie , abbiamo raggiunto tremila voti in più rispetto alle aspettative».
© Copyright 2024 Editoriale Libertà