Lavoro, un 2012 drammatico: tremila piacentini in mobilità
17 Dicembre 2012 17:49
Più di tremila lavoratori in mobilità e seimila nuovi ingressi nello stato di disoccupazione in soli nove mesi. E’ il drammatico quadro del mondo del lavoro piacentino, fotografato dal Rapporto trimestrale appena pubblicato dalla Provincia. La crisi si fa sempre più pesante e coinvolge ormai tutti i settori, basti pensare che il 45 per cento dei lavoratori licenziati arriva da commercio e logistica, i comparti che negli anni passati riassorbivano le persone espulse dal manifatturiero.
Al 30 settembre scorso risultavano presenti nelle liste di mobilità 3.070 lavoratori, nei primi 9 mesi dell’anno ne sono stati iscritti 1.376, 17% in più rispetto allo scorso anno, 103 da giugno a settembre. Un record negativo che rischia di avere impatti sociali pesantissimi: per 302 persone la mobilità terminerà infatti entro fine anno, altri 593 non potranno più goderne al 30 giugno 2013 e ulteriori 700 alla fine del prossimo anno. Significa che in soli 12 mesi 1.600 persone si ritroveranno senza occupazione e senza ammortizzatori sociali. E più della metà ha oltre 40 anni. Tra l’altro, i rilevamenti non tengono conto dei casi scoppiati dopo il 30 settembre, come l’annunciata chiusura dell’Atlantis di Gropparello, che lascerà senza lavoro 200 persone.
A rendere più fosco il quadro, un altro dato molto pesante: nei primi 9 mesi del 2012 sono stati 6.076 gli ingressi nello stato di disoccupazione, le domande all’Inps sono state 6.026, il 23 per cento più del 2011.
Di contro, gli avviamenti al lavoro da gennaio a settembre sono stati 9.195, -7 per cento rispetto allo scorso anno. E tra questi, solo il 18 per cento ha riguardato le assunzioni a tempo indeterminato.
Ce n’è abbastanza per essere molto preoccupati e consola poco il fatto che la cassa integrazione sia in diminuzione, arrivata comunque alla ragguardevole soglia di 3,8 milioni di ore autorizzate.
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