Caso Iren, il Pd: “Dosi condivida le scelte”. De Micheli, Idv, Pdl e sindacati attaccano
04 Giugno 2013 12:27
È durata fino a poco prima di mezzanotte la riunione del gruppo consiliare del Partito democratico a Palazzo Mercanti, dopo le tensioni legate al caso Iren. La nomina di Barbara Zanardi nel cda in rappresentanza del Comune di Piacenza aveva fatto riemergere divisioni mai sopite, ma nell’incontro di ieri sera c’è stato un parziale chiarimento, favorito anche dal segretario Vittorio Silva. Praticamente da tutti i presenti è arrivato l’invito, da estendere al primo cittadino, per una maggiore condivisione delle scelte importanti, anche quelle che sarebbero di esclusivo appannaggio del sindaco. Una verifica potrebbe già esserci nei prossimi giorni, vista che è attesa la nomina del nuovo rappresentante del Comune in Fondazione. L’impressione è che quella arrivata a tarda sera sia una sorta di tregua armata all’interno del gruppo Pd e nei confronti della giunta.
DE MICHELI: DOSI HA SBAGLIATO, NESSUNO ERA INCOMPATIBILE – Anche perché proprio ieri è arrivata una dura presa di posizione della parlamentare Paola De Micheli: “Il sindaco Dosi ha sbagliato dicendo che Marco Bergonzi e Paolo Sckokai erano incompatibili con il cda si Iren per i ruoli amministrativi che hanno ricoperto e ricoprono, ho fatto una verifica al ministero e ho scoperto che non è così. Tanto è vero che il vicesindaco di Torino è stato nominato per quel ruolo”.
RAGGI (ITALIA DEI VALORI) ATTACCA SINDACO E PD – Anche il consigliere comunale dell’Italia dei valori Samuele Raggi interviene sulla questione, sferrando un attacco al sindaco Dosi e al Partito democratico: “La sua decisione non ha mancato di mettere in evidenza ancora una volta le spaccature, anche profonde, all’interno del Pd, tant’è che assistiamo a un’altra faida interna, esplosa quando si è trattato di assegnare un posto al sole che già in molti assaporavano. Così, l’attendista Dosi per una volta ha fatto una scelta in piena autonomia, provocando però l’ennesima frattura – con corredo di malcelati malumori – con il suo partito e il gruppo consiliare, orientati su tutt’altri fronti ma scavalcati senza troppi complimenti. Al di là delle lotte in seno al Pd, c’è da sottolineare come ancora una volta su temi rilevanti per i cittadini, sindaco e amministrazione comunale non abbiano mai attivato un reale coinvolgimento del Consiglio e della maggioranza. Percorsi fondamentali da intraprendere come l’avvio del Psc, la partita sulle aree militari (su cui peraltro poco si è mosso), il caro bollette di Iren, la creazione di una società pubblica cui affidare il servizio idrico (finora solo ipotesi), il caos dei bus e i continui disservizi di Seta (garantiti da tempo diversi nuovi mezzi di trasporto pubblico, ma solo da pochi giorni ne sono arrivati tre). Promesse tante, e spesso non mantenute, ma quel che è peggio senza nessuna volontà di attivare una reale partecipazione con chi è chiamato a decidere della vita dei cittadini di Piacenza. Scelte che non possono certo essere fatte in via esclusivamente unidirezionale”.
TRESPIDI, COMMISSARIO PDL: FIBRILLAZIONI PD SONO PREOCCUPANTI – Massimo Trespidi, in qualità di commissario provinciale del Pdl, si è detto “preoccupato per le fibrillazioni interne al centrosinistra: non sono nuove, ma in questa occasione sembrano essere ancora maggiori, soprattutto perchè riguardano un argomento molto importante per i cittadini come Iren”.
I SINDACATI: SCELTE DA CONDIVIDERE – Anche Cgil, Cisl e Uil sono intervenute sulla questione con un comunicato unitario, in cui chiedono alla politica piacentina di restare unita in questioni così delicate e importanti per il territorio come quelle legate a Iren. I sindacati riconoscono al sindaco Paolo Dosi la massima autonomia, ma lo invitano a condividere queste scelte nella maniera più ampia possibile.
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