Venti anni fa moriva don Vittorione. Un documentario per ricordarlo
02 Settembre 2014 05:33
Ricorrono oggi i vent’anni dalla morte di don Vittorione, fondatore e anima di Africa Mission, che ancora oggi porta avanti la sua volontà: “La prima preoccupazione del Movimento – spiega don Maurizio Noberini, presidente di Africa Mission – è quella di non tradire la consegna di don Vittorio, il suo volto, la sua personalità. L’opera di don Vittorio ha una sua identità e una sua profondità che non devono in nessun modo essere tradite. L’impegno di Africa Mission, oggi nel 2014, non si esaurisce quindi in una semplice raccolta fondi o nella distribuzione di aiuti: trova piuttosto il suo senso autentico nella missione. Don Vittorio ha sempre invitato i fedeli a rimboccarsi le maniche, a verificare di persona cosa c’è oltre i confini italiani”.
Vittorio Pastori nacque a Varese il 15 aprile 1926. Durante l’adolescenza crebbe così tanto da diventare obeso ma questo non gli fece perdere la sua naturale creatività e il gusto per la vita. Il punto di svolta nella vita di Vittorio fu l’incontro con un prete, don Enrico Manfredini, parroco di San Vittore, che gli affidò vari compiti amministrativi. Quando nel 1969 Manfredini divenne vescovo di Piacenza invitò Vittorio a seguirlo per curare l’amministrazione finanziaria della residenza vescovile, del seminario e di tutte le istituzioni diocesane. Insieme decisero di fare un viaggio in Africa. Visitarono l’Uganda, il Kenia, la Tanzania e altre terre appartenenti all’area Sub-Sahariana e rimasero colpiti dalla realtà che si disegnava di fronte ai loro occhi e impressionati dal lavoro della chiesa Cattolica e dei suoi missionari. Una volta a casa Vittorio e monsignor Manfredini decisero di fare qualcosa immediatamente. Perché, come soleva ripetere don Vittorione negli anni a seguire, “Chi ha fame ha fame subito”.
L’impegno missionario si consolidò dando origine a continui viaggi in Uganda per trasportare molti container carichi di beni. Il 15 settembre 1984 Vittorio Pastori, a coronamento del sogno di una vita, fu ordinato sacerdote per iniziativa del vescovo di Gulu (Uganda) e continuò a portare avanti la sua missione a favore degli affamati e degli emarginati. Il 2 settembre 1994, dopo un lungo periodo in ospedale, don Vittorio Pastori morì a Piacenza. Quello stesso anno aveva completato il suo 147esimo viaggio in Uganda.
Per ricordare la vicenda umana e cristiana di questo “innamorato della vita”, “Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo” ha realizzato un film-documentario, intitolato appunto “Africa Mission”. Il film è stato girato dal regista Tomaso Pessina, che si è recato in Uganda sulle tracce di don Vittorio, per cercare oggi, a distanza di 20 anni, la sua presenza in mezzo alla gente dei villaggi, in quella terra, il Karamoja, che aveva tanto amato. Il film rappresenta un tributo a chi, a venti anni di distanza dalla morte, continua a rappresentare l’anima di un movimento e, soprattutto, quello spirito missionario puro e più che mai vivo.
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