Toscani neo presidente della Fondazione: “Lavorare insieme”

26 Settembre 2014 12:00

Massimo Toscani (3)-800

Soddisfatto, emozionato ma con le idee chiare: “Non sarò un commissario ma il presidente e mi piacerebbe riportare un clima di unità”. Queste le prime parole pronunciate, nel suo ufficio di via Santa Franca, dal numero uno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Il consiglio generale ha infatti eletto questa mattina il notaio Massimo Toscani presidente dell’ente di via Sant’Eufemia. La nomina è arrivata alla seconda votazione. In corsa, oltre al presidente del collegio notarile, c’era il presidente della Galleria Ricci Oddi Giuseppino Molinari su cui ieri si era abbattuto il parere di incompatibilità. Una questione che non è stata accennata nella riunione di stamattina.
Toscani è stato eletto con 14 voti a favore. Sei voti sono andati a Molinari e 5 consiglieri si sono astenuti.

“Sono molto contento ed emozionato – ha commentato Massimo Toscani ai microfoni di Telelibertà -; questo è un riconoscimento, più che alla mia persona, alla funzione di capacità operativa del notariato”.

Toscani ha anche espresso le sue priorità: “Ripristinare il clima della collaborazione e svolgere una attività propositiva; per fare questo ci vuole unità” e i progetti futuri: “Attenzione verso le persone che hanno bisogno; sistemare il patrimonio immobiliare della Fondazione; chiarire le sorti dell’ex convento di santa Chiara”.

Comunicato stampa Paola De Micheli
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ota del presidente della Provincia MassimoTrespidi

Notizia delle 7 – Dopo mesi di polemiche e tensioni, oggi è arrivato il giorno decisivo per il rinnovo dei vertici della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Alle 10.30 è convocato il consiglio generale, i cui 25 componenti saranno chiamati a eleggere il successore del presidente dimissionario Francesco Scaravaggi.

In lizza ci sono il presidente del Collegio notarile di Piacenza Massimo Toscani e il presidente della Galleria d’arte moderna Ricci Oddi Giuseppino Molinari. Il primo è stato presentato da 13 membri del consiglio generale, mentre il secondo può contare su 6 sottoscrizioni.

Sulla riunione, oltre ovviamente a quella del voto, pende anche un’altra incognita: la possibile incompatibilità di Molinari, in quanto presidente di una realtà che riceve fondi dal Comune, uno degli enti che esprime un proprio esponente in consiglio generale.

I 25 consiglieri dovrebbero poter visionare alcuni pareri legali al riguardo, per poi eventualmente decidere il da farsi.

Fondazione di Piacenza e Vigevano, sede (4)-800

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