“Militari in sole quattro sedi in città”: si sblocca la trattativa
17 Ottobre 2014 11:29
Importante passo avanti nell’infinita trattativa tra il Comune e il ministero della Difesa per il passaggio alla città delle aree militari. Ieri il sindaco Paolo Dosi e l’assessore Silvio Bisotti sono stati a Roma per un confronto operativo: “La presenza dei militari a Piacenza nel medio termine sarà limitata ad Artale, ex Arsenale dentro il limite del vallo farnesiano, scalo Secondo reggimento Genio pontieri e Macra. Per il resto delle aree e degli immobili c’è stata massima disponibilità, la filosofia è cambiata: non vogliono più incassare, ma chiedono di non spendere per i trasferimenti e le opere che dovranno compiere”.
Il Comune ha dato la priorità all’acquisizione della ex Pertite, dell’ex ospedale militare e il laboratorio Pontieri con una parte della caserma Nino Bixio di piazza Cittadella. Appuntamento al ministero tra un mese, quando sarà presente anche il Demanio, diretto dal piacentino Roberto Reggi. Ringraziamenti anche al lavoro della parlamentare piacentina Paola De Micheli.
Anche se non dovrà di fatto pagare questi beni, la spesa per l’amministrazione comunale sarà comunque elevata per sostenere la riqualificazione delle strutture che resteranno ai militari.
Parte dei soldi potrebbe arrivare come sorta di compensazione nell’ambito della trattativa che porterà il passaggio di alcuni beni, ad esempio il complesso delle Benedettine, dalla Difesa alla Cassa depositi e prestiti. Per gli enti locali una percentuale che andrà dal 5 al 15 per cento sulla transazione.
Parallelamente, con il Demanio vanno avanti altri due canali: quello che porterà gratuitamente al Comune 36 immobili (tra cui ad esempio il Berzolla vicino alla stazione) e quello che, a seguito di un preciso piano di valorizzazione, dovrebbe finalmente trasferire a Piacenza beni di prestigio come Bastione Borghetto e Palazzo Farnese.
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