Intossicazioni da paracetamolo, ansiolitici e funghi: 2500 in un anno
31 Ottobre 2014 12:26
Dosaggi troppo alti di paracetamolo ai bambini, utilizzo sbagliato di ansiolitici e antidepressivi, consumo eccessivo di alcol. Sono questi i comportamenti sbagliati, nemici della salute, che ogni anno fanno registrare 2.500 accessi al Pronto Soccorso di Piacenza per sintomi, più o meno gravi, riconducibili a una vera e propria intossicazione.
I dati sono stati confermati da Antonio Agosti, referente clinico antidoti dell’ospedale. “Ogni anno si registrano dall’1 al 5% di casi di intossicazioni sul totale di quasi 50mila accessi” ha sottolineato il medico. L’anno scorso si è registrato anche un decesso per “inalazione” di cianuro. Non tutti sanno infatti che, in caso di incendio in abitazione, dai materassi, tende, moquette o prodotti plastici si sprigiona il pericolosissimo veleno che può causare la morte. E’ stato purtroppo il caso di una donna che non ce l’ha fatta dopo aver respirato cianuro sprigionato dagli arredi della sua casa dove si era sviluppato un incendio. “Esistono anche intossicazioni stagionali – ha proseguito Agosti – in primavera-estate per i morsi delle vipere, in autunno per i funghi e in inverno per il monossido di carbonio”.
Per quanto riguarda le intossicazioni pediatriche fortunatamente rappresentano solo l’1% degli accessi di bambini al Pronto soccorso e riguardano soprattutto dosaggi sbagliati di farmaci.
“A seconda del caso che si presenta seguiamo una classificazione degli antidoti in base alla priorità – ha proseguito il referente -. Abbiamo a disposizione immediata in Pronto soccorso 27 antidoti di priorità A da utilizzare entro mezz’ora. Per intossicazioni da funghi o paracetamolo possiamo utilizzare quelli di priorità B – ha proseguito – da somministrare nel giro di due ore. Per i casi molto particolari esistono antidoti da richiedere alla scorta nazionale e da utilizzare entro 6 ore dall’intossicazione”.
Fondamentale è la collaborazione tra Pronto soccorso e Farmacia dell’ospedale. “In caso di intossicazione si attiva immediatamente un protocollo che prevede l’invio di campioni per le analisi e la successiva richiesta del farmaco – ha sottolineato Mauro Luisetto referente farmacista antidoti dell’Ausl di Piacenza -. Siamo anche in stretto contatto con il Centro Antiveleni di Pavia e il Centro Regionale Antidoti di Ferrara”.
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