Regionali, gli “esclusi”: Pollastri torna al suo lavoro, Tarasconi spera ancora
25 Novembre 2014 18:14
“Torno al mio lavoro, alla politica ho dato tanto fin dal 1990 quando sono stato eletto nel consiglio di quartiere, ma non ho mai considerato la politica come professione”. A parlare è Andrea Pollastri di Forza Italia, che domenica ha ottenuto 1.817 voti. Il candidato più votato nel 2010 ha intercettato decisamente meno favori, ma nella sua analisi oggi parla di “una campagna dura in cui è prevalsa la sfiducia nella politica e in cui la Lega Nord ha interpretato il sentimento che serpeggia tra la gente e ha avuto di conseguenza un exploit”.
“Preferenze tante, ma ho perso. Sono comunque orgogliosa di aver fatto questa campagna elettorale e sono contenta per la vittoria di Paola Gazzolo e Gianluigi Molinari”. Sono le dichiarazioni di Katia Tarasconi, terza più votata in assoluto e nel Partito Democratico: i 5.172 voti ottenuti non sono bastati a ottenere un seggio. Tarasconi può però continuare a sperare: in caso di una riconferma in giunta di Paola Gazzolo, la piacentina approderebbe a Bologna. “L’importante è che si faccia bene, non che ci sia io” commenta la diretta interessata.
Nessun commento invece da Alessandro Ghisoni, anche lui in quota Pd e destinatario di 4.868 voti. Parla infine di incredibile riscontro della Lega Nord in Valtidone Manuel Ghilardelli, che ha ottenuto 2.060 voti, di cui ben 453 nella sua Ziano.
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