Colpiti da alluvioni e frane adesso devono pagare anche le tasse
16 Dicembre 2014 06:44
Non si è fatto ancora in tempo a fare mente locale sui danni, né ad attrezzarsi contro nuovi disastri climatici che il Governo torna a battere cassa anche là dove il maltempo ha distrutto e fatto paura.
Entro il 22 dicembre i cittadini dei comuni di Bettola, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Farini, Ferriere, Ottone – temporaneamente esentati dal pagamento dei tributi statali proprio per lo stato di calamità naturale – ora dovranno restituire il denaro che manca all’erario e dovranno farlo subito. Un regalo di Natale tanto improvviso quanto sgradito, anche se limitato ad una fascia ristretta della popolazione.
“Gli adempimenti e i versamenti tributari nei Comuni colpiti dalle alluvioni nei mesi scorsi e per i quali era stata prevista la sospensione fino al 20 dicembre 2014, devono essere effettuati in un’unica soluzione entro il 22 dicembre prossimo” si legge nel comunicato del l’Agenzia delle Entrate. “La disposizione è contenuta in un decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze”. Non si tratta né di Imu né di Tasi, ma le tasse che finiscono direttamente nelle casse dello Stato, come ad esempio l’Iva o le imposte che hanno sostituito la vecchia Irap sulle attività produttive. Così, a due mesi di distanza dalle alluvioni, tutto ciò che non è stato pagato dovrà essere restituito.
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