Palazzo Farnese al Comune, l’opposizione: “Quanto ci costa?”
16 Dicembre 2014 18:25
Palazzo Farnese passerà, entro l’anno, al Comune di Piacenza in forma gratuita ai sensi del Federalismo demaniale culturale. Oggi la proposta è stata approvata in consiglio comunale. Tutti i consiglieri di minoranza si sono astenuti, tranne Massimo Polledri che ha votato contro. L’assessore al demanio Silvio Bisotti è convinto che l’acquisizione dell’immobile rappresenterà un’occasione unica e storica per la città. Il comune potrà infatti accedere a fondi regionali ed europei per organizzare iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale del palazzo riaffermando le caratteristiche di polo museale piacentino.
Ma l’opposizione è andata all’attacco. Marco Tassi (Pdl) chiede che si faccia chiarezza sui costi da sostenere: “Noi siamo qui per vigilare sulle spese che il Comune affronta perché poi pesano sulle tasche dei cittadini”. Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) punta il dito contro “scelte culturali discutibili e che hanno fatto perdere occasioni importanti alla città”. Mirta Quagliaroli (M5s) ha sollevato una delle questioni più importanti: “Non abbiamo niente che ci caratterizzi – ha detto – a parte i salami e non sappiamo sfruttare il nostro patrimonio. Facciamo qualcosa giusto per dire che l’abbiamo fatta, non puntiamo mai a qualcosa di grande ma ci accontentiamo di progetti poco definiti. Non possiamo essere sempre così approssimativi”. Anche per Massimo Polledri (Lega Nord) manca una progettualità culturale. Rino Curtoni del Pd ha invece espresso soddisfazione. Per Lucia Rocchi (Moderati) è il completamento di un’offerta museale.
Per quanto riguarda i costi l’assessore Bisotti ha spiegato che si tratta di interventi di manutenzione straordinaria. Il primo anno saranno realizzati interventi per 200 mila euro, il secondo per 300 mila euro e 570 mila per il terzo anno.
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