Agricoltura, raddoppiate in 4 anni le denunce per malattie professionali
13 Marzo 2015 12:51
L’evoluzione dello “stato sociale” e il rispetto del valore del territorio e della persona: sono questi i temi trattati al convegno organizzato questa mattina dal patronato Coldiretti nella Sala Bertonazzi del Palazzo dell’Agricoltura, in occasione del taglio del nastro del nuovo ufficio provinciale del patronato.
Malattie professionali, infortuni sul lavoro e responsabilità, e poi ancora il sistema previdenziale picentino tra pensioni, prestazioni a sostegno del reddito e invalidità civili sono gli argomenti sollecitati ai relatori dalla vice caporedattore di Libertà, Paola Romanini.
A tracciare un quadro della situazione, oggi caratterizzata da una crescente fragilità economica e sociale, il neodirettore della sede Inail di Piacenza Giuseppe D’Antonio ed il direttore della sede Inps di Piacenza, Paolo Licata. Ospite d’eccezione Fiorito Leo, direttore generale di Epaca. D’Antonio ha spiegato come siano raddoppiate in quattro anni le denunce per malattie professionali; il volume delle prestazioni per erogazioni per gli strumenti a sostegno dei lavoratori (cassa integrazione, ad esempio) sono aumentate del 19,8 per cento in un anno. “Il nostro stato sociale – ha concluso Leo – non potrà mai essere come quello del Nord Europa, siamo diversi, butteremmo dei soldi. Dobbiamo recuperare come Paese il nostro essere un insieme virtuoso di ricchezze territoriali. Dobbiamo essere orgogliosi di questo”.
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