Riqualificazione sostenibile aree militari, Piacenza capofila in Europa
30 Luglio 2015 17:36
Piacenza si candida a fare da punto di riferimento europeo per la gestione sostenibile del recupero della aree militari dismesse nelle città. Il Comune è infatti capofila di un progetto che coinvolge anche i croati di Varazdin, gli ungheresi di Szombathely e gli spagnoli di Cartagena: “Si chiama simbolicamente “Città disarmate” e punta a creare una forte sinergia tra amministratori pubblici e soggetti privati, in particolare gli architetti, in un’ottica di scambio internazionale: l’obiettivo è trovare idee e soluzioni innovative per la riconversione dei beni che torneranno in nostro possesso. Le aree abbandonate possono costituire risorse importanti sotto tanti profili, generando lavoro e occupazione”. Bisotti ha precisato che le aree e i beni militari che hanno già una destinazione individuata non faranno parte di questo progetto.
Al fianco di Palazzo Mercanti, che ha stanziato un budget di 35mila euro, sperando di accedere ai contributi europei messi a disposizione del programma europeo Urbanact III (fino a 700mila euro di finanziamenti), ci sono l’Ordine degli architetti di Piacenza e la Fondazione Architetti Parma-Piacenza. “Crediamo che si possa dare seguito al modello che ha portato alla realizzazione di Piazzetta Piacenza per Expo 2015 – ha spiegato il presidente provinciale Giuseppe Baracchi – con il contributo importante di tanti nostri giovani colleghi. E’ un modo per aprirci e confrontarci con tutta Europa, lanciando le nostre proposte e ascoltando quelle che arrivano da altri Paesi”.
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