Occupazione, previsioni positive: oltre 5mila assunzioni nel 2015
18 Agosto 2015 11:21
Arrivano segnali incoraggianti dal fronte dell’occupazione a livello locale: secondo i dati dell’indagine Excelsior della Camera di commercio, nel 2015 gli imprenditori piacentini prevedono un flusso di 5.160 entrate a fronte di 4.860 uscite, con un saldo positivo per 300 unità (nel 2014 il saldo fra i due flussi era risultato di segno negativo per 600 unità). La tendenza positiva si deve ai contratti atipici attivati che dovrebbero superare, nell’insieme, quelli in scadenza. Se invece lo sguardo si sofferma sui contratti di lavoro dipendente (sia a tempo indeterminato che determinato), il saldo si mantiene negativo.
Sono complessivamente 3.800 i contratti di lavoro alle dipendenze (fra assunzioni stabili e a tempo determinato) che le imprese piacentine prevedono di attivare, 920 i contratti in somministrazione (interinali) e 440 le collaborazioni a progetto (tipologia parzialmente superata dalla nuova normativa) o altre forme di lavoro non dipendente. Nel corso dell’anno dalle stesse aziende sono previste 3.920 uscite di lavoratori dipendenti (per dimissioni, pensionamenti o contratti in scadenza per i quali non è previsto il rinnovo) e questo determina un saldo negativo di -120 unità per questa tipologia contrattuale. Positive invece le dinamiche previste per i contratti di lavoro interinale con un saldo positivo per 210 unità e per i collaboratori a progetto o altre forme di lavoro atipico (+210).
Effetto Jobs act: risulta significativamente accresciuta la quota delle assunzioni previste con contratti stabili, passata dal 25% del 2014 al 37%, mentre si riduce il peso dei lavoratori che saranno assunti con contratti a termine (passati dal 66% al 58%). Fra le figure professionali più richieste dalle imprese piacentine risultano in crescita quelle ad elevata competenza (dirigenti, specialisti e tecnici) che costituiscono il 16% del totale delle assunzioni previste (lo scorso anno erano il 13,5%).
Anche per il 2015 si prevede una riduzione delle assunzioni di lavoratori immigrati, la cui quota sul totale si attesta all’11,4% (era il 15% nel 2013 e il 13% nel 2014).
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