Fondi per la Sla, Roberto torna a casa. “Finalmente il buon senso”
02 Dicembre 2015 07:07
Dopo lo stop paradossale per 90 giorni ai fondi per l’assistenza domiciliare ai malati di Sla, tre lettere sole per la malattia degenerativa più terribile, nei giorni scorsi l’Ausl ha annunciato che le risorse sono state ritrovate, attingendo al Fondo per la non autosufficienza. Una vittoria per chi ha lottato in queste settimane, attaccato al suo respiratore.
Lascerà l’ospedale di Cremona, venerdì, Roberto Arisi, 57enne di Castelvetro. L’ex dipendente Saib, da sette anni malato di quella che lui chiama “la Signora”, ha portato avanti una battaglia di dignità, non solo per i 40 malati oggi colpiti da Sla nel Piacentino, ma per tutti.
“La Regione Emilia-Romagna ha finalmente usato il buon senso, grazie – ha detto, supportato dagli ausili -. Ai nostri amministratori che non hanno speso una parola quando hanno tagliato i fondi, vorrei dire che una parola di conforto vale più di mille pastiglie. Questa sarà solo la prima di tante battaglie”.
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