Adolescenti, 1 su 3 beve alcolici. Oncologi e calciatori in aiuto
09 Dicembre 2015 07:02
Il 32 per cento dei quindicenni dell’Emilia Romagna ha già il vizio dell’alcol. Dall’indagine, in cui sono stati monitorati anche i giovani piacentini, emerge che un quindicenne su tre beve alcolici almeno una volta la settimana. Anche il cosiddetto fenomeno del binge drinking (“l’abbuffata alcolica”) aumenta con il crescere dell’età.
Dati allarmanti, perché bastano 50 grammi di alcol al giorno per aumentare di tre volte il rischio di tumori della cavità orale, della faringe e dell’esofago. Oltre il 30 per cento delle neoplasie sarebbe direttamente collegato a un abuso di alcol.
Diventa quindi fondamentale sensibilizzare i giovani a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da Aiom (l’Associazione Italiana di Oncologia Medica) nella quale oncologi e mondo del calcio salgono in cattedra per insegnare ai ragazzi come stare alla larga dal cancro adottando stili di vita opportuni.
Al progetto, per il quale si è tenuto nei giorni scorsi a Bologna il sesto incontro della serie, partecipa anche Piacenza con l’equipe del primario di Oncologia Luigi Cavanna rappresentata dalla giovane oncologa Pamela Di Cesare.
“Tra i temi toccati e che vogliamo potenziare con interventi educazionali anche nelle scuole di Piacenza e territorio – ha detto la dottoressa Di Cesare -, gli argomenti chiave sono stati e saranno la prevenzione primaria da fumo, alcol (binge drinking), sedentarietà e obesità con un’alimentazione corretta e stili di vita sani, magari con il contributo anche dei nostri nutrizionisti ospedalieri”.
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