I sindacati: “Lavoratori pubblici della CRI a rischio”. Una decina a Piacenza
20 Febbraio 2016 07:00
A rischio oltre 2.000 posti di lavoro dell’Ente strumentale alla Croce Rossa. Lo denunciano i sindacati nazionali della Funzione Pubblica, che annunciano iniziative e mobilitazioni per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto. A Piacenza sono circa una decina i dipendenti pubblici dell’Ente, che dall’inizio del 2014 hanno dovuto smettere i servizi che portavano introiti alla Croce Rossa, diventata un’associazione privata. Per alcuni di loro, con anche 20 anni di attività in ambulatorio e sulle ambulanze, si è trattato di un cambiamento radicale. Ora, già da due mesi, attendono le password per poter accedere ad un elenco che consenta loro di essere inseriti, in base ai loro profili, in altri enti pubblici. Attualmente il personale tecnico si sta occupando dei servizi di prossimità in stretta collaborazione con la polizia municipale, mentre gli impiegati amministrativi sono impegnati con la documentazione che riguarda la chiusura dell’Ente pubblico. Il tutto, in un clima di forte timore per il futuro, anche perché, stando a quanto denunciato dai sindacati, l’Ente ha annunciato la volontà di procedere all’approvazione di una nuova dotazione organica e conseguentemente, alla dichiarazione di eccedenza per oltre 1.700 unità di personale.
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