Un grande della musica fa tappa in città. Paolo Fresu: “Il jazz non è musica di nicchia”
18 Novembre 2016 19:39
Paolo Fresu è il jazz. Figlio di un pastore sardo, autodidatta, il trombettista nato a Sassari 55 anni fa, rappresenta oggi una delle stelle più luminose del panorama jazzistico mondiale. Negli ultimi mesi, il suo “Eros”, tredici brani conditi dalle ormai consuete collaborazioni di prestigio, tra queste anche un contributo del grande Peter Gabriel, è stato presentato in una maniera assai singolare. Sono i piccoli negozi di dischi, di quelli che da qualche decennio si ritrovano a lottare contro l’avvento per certi versi arrogante e asettico del digitale, le tappe di un tour che si sta snodando lungo tutto lo Stivale. Oggi, venerdì 18 novembre, è stata la volta di Piacenza.
“Qualcuno parla del jazz, si pensa spesso ad un pubblico di nicchia – ha detto il musicista – ma i numeri che stiamo riscontrando dicono l’esatto opposto. Certo, non è una musica semplice, ma penso che spetti a noi che confezioniamo questo genere, per così dire “artigianale”, cercare di renderlo fruibile adun pubblico che sia il più numeroso possibile”.
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