Presentata la candidatura a Capitale italiana della Cultura 2020

15 Settembre 2017 11:25


Si chiama “Piacenza crocevia di culture” ed è il dossier presentato in Comune oggi, venerdì 15 settembre, per la candidatura di Piacenza Capitale italiana della Cultura 2020 e inviato al ministero della Cultura.

Non luogo di passaggio dunque, ma piuttosto spazio aperto a tutti, luogo di contaminazioni, dove età romana ed età contemporanea, medioevo e ottocento, archivi e innovazione tecnologica, si potenziano reciprocamente grazie al dialogo e alla collaborazione tra tutti gli attori e i protagonisti della vita cittadina.

La proposta prevede, nel corso del 2020, un calendario settimanale che comprenderà oltre 50 appuntamenti. La città nell’occasione aprirà i suoi oltre 130 palazzi nobiliari al cui interno prenderanno forma le storie di Piacenza, narrate con letture, momenti musicali, brevi filmati, pillole su Twitter e su Facebook, con disegni e con percorsi architettonici.

Piacenza lancerà inoltre, a ridosso del 2020, un bando per far raccontare a tutti gli italiani le loro passioni preferite, dallo sport all’antiquariato, dalle motociclette alla musica jazz, che verranno riprese dai migliori scrittori contemporanei e divulgate grazie ad accordi con i media e la stampa nazionale, per trasformarsi poi in un’unica grande mostra.

Una delle peculiarità di Piacenza e del suo territorio è l’interazione continua tra città e campagna, una continuità dolce che si trasforma in uno straordinario dialogo anche con i fiumi: il Po, naturalmente, ma anche il Trebbia e l’Arda, il Tidone e il Nure. Un argomento decisivo per i nostri stili di vita, che scrittori, filosofi e scienziati nel 2020 a Piacenza declineranno in dibattiti e incontri affiancati da spettacoli musicali e teatrali sull’argomento.

Le sedi locali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Politecnico di Milano, in collaborazione con le più grandi università italiane, organizzeranno dieci appuntamenti pubblici per guardare avanti e capire quali siano le sfide che l’Italia, l’Europa e il Mondo dovranno fronteggiare nei prossimi 20 anni.

Piacenza Crocevia di Culture infine inviterà i giovani da tutta Italia, con particolare riferimento e accordi specifici con quanti abitano in grandi metropoli, per far capire loro la qualità della vita di provincia, e insieme guardare al 2022, anno in cui si festeggeranno i 900 anni del Duomo, vero motore immobile della vita della città.

“E’ lo sforzo dell’ultimo miglio – ha spiegato l’assessore alla cultura Massimo Polledri -. E’ un progetto che racchiude anche una idea e una proposta per una città che in un’ora e mezza può essere raggiunta e visitata da un milione e mezzo di persone. Piacenza – prosegue Polledri – vuole fare squadra con Genova, Alessandria, l’Emilia Romagna e la Lombardia che la sostengono. Un grazie va dato a tutti quelli che hanno contribuito con idee”.

Ora l’obiettivo è quello di entrare nella cosiddetta short-list, l’elenco delle prime dieci città candidate che il ministero individuerà.

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