Il prefetto Maurizio Falco visita Coldiretti: focus sulle criticità del mondo agricolo
29 Novembre 2017 16:26
Con un focus sulle principali criticità lamentate dal mondo agricolo, a cominciare dal problema dello spopolamento in montagna e dell’assenza di copertura telefonica in alcune zone del territorio, il presidente di Coldiretti Piacenza Marco Crotti ha accolto il prefetto Maurizio Falco in visita alla sede di palazzo dell’Agricoltura.
Criticità confermate dal rappresentante di Governo, che ha sottolineato come “Un’economia fatta solo di convenienze economiche di bilanci, anche a costo di eludere la sicurezza, non può esistere nel Piacentino, dove nel 2015 sono morte tre persone durante l’alluvione”.
Illustrati anche – dal direttore di Epaca Riccardo Piras e dal responsabile dell’Ufficio Paghe di Coldiretti Piacenza Giuseppe Barocelli Schianchi – i dati sull’immigrazione per introdurre il tema dell’occupazione sul lavoro in campagna. Numeri dai quali emerge la massiccia presenza di lavoratori stranieri.
“Dal 2012 al 2017 – hanno spiegato – il patronato ha seguito 15mila nuovi utenti, dei quali il 20% è di origini straniere. Nel 2017, ha proseguito Barocelli Schianchi, – Coldiretti Piacenza ha seguito 503 aziende con oltre 2mila dipendenti e di questi gli italiani sono il 44%, mentre i restanti sono comunitari ed extracomunitari”. Sul tema il prefetto ha annunciato la volontà di convocare il consiglio territoriale sull’immigrazione, per affrontare in quella sede i progetti di inclusione sociale, alla luce anche dei fondi messi a disposizione dall’Unione Europea.
Affrontati anche i temi relativi a siccità e danni provocati dalla fauna selvatica. “Abbiamo agricoltori – ha affermato Crotti – esasperati dalle incursioni quotidiane da parte di cinghiali, caprioli e lupi che devastano e distruggono il loro raccolto e quindi il loro lavoro”.
“Come prefetto – ha affermato Falco – mi devo confrontare con le norme ma risulta evidente che il problema sia reale e che questa rabbia debba essere veicolata. Avvierò un confronto con i comuni per avere una fotografia della situazione sia dal punto di vista dei danni alle aziende, sia in merito agli incidenti provocati dalla fauna selvatica”.
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