La vita del fisico piacentino Edoardo Amaldi in scena stasera
29 Novembre 2017 05:30
In un’epoca in cui il nostro Paese si ritrova a fronteggiare il problema dei cosiddetti “cervelli in fuga”, può assumere un significato particolarmente importante il ricordo di un personaggio come Edoardo Amaldi, protagonista dello spettacolo di questa sera, mercoledì 29 novembre, “Amaldi l’italiano”, dedicato proprio alla memoria del grande fisico originario di Carpaneto, che rinunciò ad una prestigiosa cattedra in America per occuparsi della ricostruzione della fisica e della ricerca italiana ed europea. Grazie alla sua scelta di rimanere in Italia, Amaldi fu anche promotore di una collaborazione europea attraverso la quale il fisico di origine piacentina contribuì alla nascita del Cern di Ginevra e dell’Esa (Europe Space Agency). Lo spettacolo, scritto dall’autrice Giusy Cafari Panico e Corrado Calda, verrà interpretato dallo stesso Calda, in scena nelle vesti di Edoardo Amaldi.
Ormai anziano, il grande fisico italiano è impegnato nella scrittura di una lunga lettera all’amico e collega Enrico Fermi, nella quale ripercorre le tappe fondamentali della sua vita di uomo e scienziato, dai rapporti che hanno portato alla nascita del Cern e dell’Esa, al rapporto che univa i due amici sullo sfondo dell’inter squadra di via Panisperna, in un’epoca caratterizzata da grandi avvenimenti storici e scientifici.
Lo spettacolo è a ingresso gratuito, grazie al patrocinio della Fondazione di Piacenza e Vigevano, l’associazione Edoardo Amaldi e l’associazione Muselunghe, con i riflettori pronti ad accendersi alle 21 presso il Teatro Gioia (via Melchiorre Gioia 20), con la partnership del Teatro Gioco Vita.
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