Reddito di solidarietà, nel piacentino quasi 400 richieste in due mesi
20 Dicembre 2017 14:51
Su un totale di quasi 130mila famiglie piacentine sono state 368 le domande di reddito di solidarietà presentate alla Regione Emilia-Romagna nel periodo di avvio che va dal 18 settembre al 28 novembre.
Il Reddito di solidarietà è un aiuto concreto per chi è alle prese con pesanti difficoltà economiche e Regione sono state 6mila le richieste arrivate in due mesi.
É quanto emerge dall’elaborazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia, prendendo in considerazione le domande ricevute dai servizi sociali dei Comuni e l’esito dei controlli effettuati dall’Inps, a cui spetta l’ultima parola per l’assegnazione del sussidio.
A livello regionale i richiedenti si dividono pressoché alla pari fra uomini (50,6%) e donne (49,4%), persone con più di 45 anni (65,7%) e nella gran parte dei casi (69%) senza minori a carico.
Destinatari della misura sono i nuclei familiari con Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 3 mila euro e la residenza in regione da almeno 24 mesi.
Oltre alla componente economica mensile, che oscilla tra gli 80 euro per le persone sole e i 400 per le famiglie, il Reddito di solidarietà si concentra sull’inserimento sociale e lavorativo delle persone che lo chiedono; prevede infatti progetti personalizzati di attivazione e inclusione sociale e lavorativa, predisposti con la regia dei Servizi sociali e finalizzati all’affrancamento dalla condizione di povertà. Il Reddito di solidarietà dura al massimo un anno; per poterne fare nuovamente richiesta, devono passare almeno 6 mesi.
A livello territoriale, le richieste arrivate ai Servizi sociali sono state: 1.556 per la provincia di Bologna, 912 a Modena, 591 a Rimini, 573 a Ravenna, 571 a Reggio Emilia, 514 a Ferrara, 497 a Parma, 477 a Forlì-Cesena e 368 a Piacenza.
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