Commemorazione dei caduti, il sindaco: il ricordo serva da monito per il presente FOTO

10 Settembre 2018 04:09

Si è svolta questa mattina, lunedì 10 settembre, alle 10, la cerimonia a ricordo dei caduti del 9 settembre 1943. A settantacinque anni di distanza da quel tragico evento che di fatto diede il via alla Resistenza nel Piacentino, la giornata-ricordo promossa da Comune, Provincia e Anpi, a barriera Genova ha avuto luogo la deposizione della corona d’alloro in onore dei Caduti militari e civili, l’allocuzione del sindaco Patrizia Barbieri e la prolusione del presidente della Provincia, Francesco Rolleri, alla presenza di enti e associazioni, coi loro labari e le loro bandiere.

“La libertà è il bene più prezioso – ha affermato il sindaco -. Il ricordo di queste persone deve farci riflettere anche sulle situazioni attuali. Dobbiamo sempre essere liberi, per trasmettere questi valori irrinunciabili, che fanno la democrazia”. La cerimonia è stata anche la prima uscita ufficiale del nuovo comandante dei carabinieri di Piacenza Michele Piras, succeduto al colonnello Corrado Scattaretico.

Tanti anni dopo, quel tragico 9 settembre 1943, resta indelebile nella storia di Piacenza e segna una delle tappe più importanti – seppur dolorose – del nostro passato. A barriera Genova, teatro del combattimento che oppose militari e civili alle truppe tedesche, per difendere la città, 34 soldati italiani caddero in nome della libertà e dell’ideale di patria. I feriti, tra militari e civili, furono 49. Era l’alba quando il 4° Reggimento Artiglieria di Piacenza collocò due bocche di fuoco a Barriera Genova, appostandosi con un terzo centro nei pressi del vecchio campo sportivo. Solo poche ore erano trascorse dall’annuncio che il Ministro Badoglio la sera prima aveva sottoscritto l’armistizio. E quel mattino di 70 anni fa, segnava l’inizio di un lungo cammino verso la libertà.

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