Congresso Chimici, tessili ed energie: Massimo Tarenchi confermato alla guide della Filctem Cgil
17 Ottobre 2018 10:40
Filctem Cgil di Piacenza, Sarà ancora Massimo Tarenchi a guidare per i prossimi quattro anni il sindacato di Chimici, tessili ed energie.
Dal tema degli appalti fino ai diritti fondamentali di cittadinanza; dalla difesa del contratto nazionale di lavoro collettivo alla lotta contro disintermediazione e populismi – con il faro della “sicurezza sul lavoro” sempre fisso sull’orizzonte.
“Sono i quattro grandi capitoli ci hanno accompagnato in questo percorso congressuale, quattro come i lati del quadrato rosso, simbolo della Cgil: uguaglianza, sviluppo, diritti e cittadinanza, solidarietà e democrazia. E questi punti devono essere le nostre parole d’ordine per i prossimi anni”. Sintetizza così Tarenchi il lavoro che sarà chiamato a portare avanti.
Il “via libera” al secondo mandato di Tarenchi, impegnato in questi quattro anni in crisi aziendali e grandi trasformazioni industriali (dalla Malo di Borgonovo alle criticità in Enel) è arrivato al termine di un dibattito congressuale caratterizzato dagli interventi dei delegati di fabbrica. “Sono il perno della rappresentanza. Solitamente tocca al segretario fare il punto sulle crisi aziendali ma oggi a parlare dei problemi sul lavoro saranno gli stessi delegati”. Il sindacato dei chimici, tessili energia e manifattura ha così celebrato il Congresso provinciale, con un occhio ai luoghi di lavoro e uno al futuro.
“Siamo impegnati – ha detto Tarenchi nella sua relazione – a ridurre la trentina di CCNL della nostra categoria. Occorre ridefinire i perimetri per macro aree seguendo criteri di affinità di settore, filiera e tenendo conto delle dimensioni d’impresa. L’obiettivo – ha spiegato Tarenchi – è contrastare contratti pirata e riconoscere gli stessi diritti a tutti i lavoratori”.
In questi anni, secondo la Filctem, l’idea di una società fondata sul rapporto diretto istituzioni-cittadini, impresa-lavoratori, ha alimentato un forte attacco al ruolo della rappresentanza, annullando la rete di solidarietà e le tutele generali.
“La risposta è spesso individuale, creando sfiducia nei confronti dell’azione collettiva. Ma confederalità significa per noi riunificazione del mondo del lavoro, unità, coesione nei luoghi di lavoro. Il nostro progetto – ha detto Tarenchi, prima di chiudere la sua relazione citando Gramsci – è mirato a restituire dignità e libertà: concetti contenuti nella carta dei diritti universali del lavoro”.
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