Il comandante della Gdf, Sanapo: “Una divisa che significa sacrifici ma anche soddisfazioni”
30 Novembre 2018 20:00
Gli insediamenti logistici, la vicinanza al cuore lombardo e l’intreccio di importanti vie di comunicazione non la rendono una terra facilmente interpretabile. Piacenza è un banco di prova cruciale, in particolare per chi deve reprimere il contrabbando, l’evasione fiscale, il riciclaggio di denaro e le altre violazioni finanziarie. Ne è ben consapevole il comandante provinciale della Guardia di finanza Daniele Sanapo, che è stato ospite della trasmissione “Nel Mirino” in onda su Telelibertà con la conduzione del direttore Nicoletta Bracchi.
Sanapo, originario di Torino e ormai da trent’anni nelle Fiamme gialle, si è raccontato tra vita privata e ruolo pubblico. “A diciott’anni, appena diplomato, ho scelto di partecipare al concorso pubblico per entrare nel corpo. Nel tempo, ho capito quanto tale divisa comporti sacrifici e soddisfazioni”.
Sul ruolo attuale della Guardia di finanza, ha asserito con fermezza: “Non siamo più quelli che si occupano solo degli scontrini non emessi, le nostre funzioni si sono adattate alle profonde mutazioni della società. È cambiato totalmente il rapporto tra cittadini e Guardia di finanza. A Piacenza, differentemente da altre località, convivono realtà eterogenee, come le industrie di pomodoro e la meccatronica, la logistica e i salumifici. Ciò rappresenta un punto di forza per raggiungere la crescita economica, senza basarsi esclusivamente su un unico settore”.
Le repliche della puntata verranno trasmesse sabato alle 17 e domenica alle 21.30.
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