Iren, via libera al nuovo statuto. Si potranno vendere le azioni
21 Gennaio 2019 19:21
Con il voto contrario di Piacenza in Comune, l’astensione di Pd e M5S e l’approvazione della maggioranza e di Liberi, è arrivato in consiglio comunale il via libera alle modifiche allo statuto di Iren. Le variazioni, illustrate dall’assessore al bilancio Paolo Passoni, prevedono tra le altre, la riduzione dal 40 al 35 percento delle azioni bloccate per un totale di circa 16 milioni di euro. “Un’operazione utile per finanziare altre opere ma pericolosa perché la vendita provocherà la riduzione del dividendo annuale che va a finanziare la spesa corrente” ha dichiarato Luigi Rabuffi di Piacenza in Comune che si è opposto al provvedimento. Massimo Trespidi di Liberi: “I fondi si potrebbero usare per finanziare un’opera che caratterizzi questo mandato ma bisogna deciderlo in fretta. Inoltre le sponsorizzazioni di Iren potrebbero aiutare la Fondazione teatri per diventare una fondazione della cultura”. Tommaso Foti di Fratelli d’Italia ad essere parte attiva della governance di Iren.
Prima della seduta i consiglieri del Pd Stefano Cugini, Giorgia Buscarini e Giulia Piroli hanno convocato una conferenza stampa insieme all’ex sindaco Paolo Dosi e agli ex assessori Tiziana Albasi, Silvio Bisotti e Luigi in merito alle dichiarazioni dell’assessore Erika Opizzi in merito ai disservizi legati alla digitalizzazione dell’archivio delle pratiche edilizie dello sportello Sueap. L’assessore all’Urbanistica in una nota aveva fatto sapere che il Comune si era attivato per contestare il disservizio all’appaltatore e aveva aggiunto: “ancora una volta siamo costretti a confrontarci con inefficienze imputabili alla giunta Dosi che si ripercuotono sui cittadini”. Accuse respinte al mittente. “Dopo 19 mesi che si governa accusare chi c’era prima di un problema tecnico dovuto a eventuali inadempienze di una ditta che fornisce un servizio ci sembra la quintessenza della pochezza amministrativa – ha spiegato Stefano Cugini – inoltre anche i tempi sono sbagliati perché la scelta della commissione tecnica è avvenuta durante l’amministrazione Barbieri”. L’ex sindaco Dosi ha preferito lasciare i commenti agli attuali consiglieri. Voglia di tornare in politica? “No, basta” ha chiosato con un sorriso ironico.
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