Dopo l’arresto, Caruso verso la sospensione da consigliere comunale
26 Giugno 2019 04:14
Sono entrati in borghese a Palazzo Mercanti nella mattinata di ieri, martedì 25 giugno, gli agenti della Squadra mobile della polizia che hanno perquisito l’ufficio del presidente del consiglio comunale Giuseppe Caruso, arrestato assieme al fratello per ‘ndrangheta. Il procuratore capo di Bologna, Giuseppe D’Amato, in conferenza stampa ha sottolineato l’estraneità del Comune di Piacenza all’indagine che ha coinvolto l’esponente di Fratelli d’Italia.
La situazione è costantemente monitorata dalla prefettura di Piacenza che, non appena riceverà gli atti dall’autorità giudiziaria competente di Bologna, invierà un atto di notifica al consiglio comunale, tenuto per legge alla conseguente deliberazione di sospensione come previsto dalla legge Severino. La fattispecie potrebbe infatti rientrare nella sospensione di diritto degli amministratori pubblici dagli enti locali. Tale procedimento non porterà a una sostituzione del consigliere, ma non andrà ad incidente sul numero legale. La decadenza dall’incarico e la sostituzione in consiglio arriverà in caso di sentenza passata in giudicato.
Un’altra delle ipotesi, forse più concreta, è quella delle dimissioni dello stesso Caruso. Il primo dei candidati non eletti di Fratelli d’Italia che entrerebbe in consiglio in caso di surroga è Carlo Cerretti.
Per oggi è stata convocata la conferenza dei capogruppo che sarà presieduta dal vicepresidente del consiglio Sergio Dagnino e dovrà decidere se convocare il prossimo consiglio comunale lunedì 1 luglio.
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