Sezione di ceramiche inaugurata: “Piacenza cresce con la cultura”

30 Novembre 2019 05:00

Taglio del nastro il 29 novembre a Palazzo Farnese per la nuova sezione delle ceramiche. Oltre 300 pezzi pregiatissimi, di cui almeno 200 della donazione Besner-Decca. La collezione di ceramiche dei Musei Civici raccoglie maioliche e porcellane realizzate da manifatture italiane ed estere tra il XVI e il XIX secolo. La sezione si apre con due preziosi piatti in maiolica blu e decorazioni in oro del servizio del cardinale Alessandro Farnese. Sono poi esposti manufatti provenienti da scavi effettuati in città e nel territorio comunale, che forniscono interessanti spunti per la ricostruzione di un profilo della produzione ceramica nel territorio piacentino tra il XVI e il XVIII secolo. Un importante nucleo è costituito dalla collezione storica del museo, formatasi in gran parte grazie alle donazioni di Pietro Agnelli e Carlo Anguissola, in cui sono presenti alcune tra le principali manifatture italiane, prevalentemente di provenienza lombarda e veneta. Al centro della sala si trova la donazione Besner – Decca, che ha arricchito la collezione storica con una variegata testimonianza dell’arte ceramica in Italia e in Europa. Presenta un consistente nucleo di maioliche lombarde settecentesche, in particolare delle fabbriche milanesi e lodigiane. Tra le manifatture estere, in particolare tedesche e austriache, numerosi sono i pezzi in porcellana di provenienza europea e cinese.

Il museo ospita anche una stanza con alcuni vetri, dove viene proiettato un video che mostra la soffiatura del vetro e un’aula didattica per i ragazzi. La collezione di vetri è costituita in prevalenza dalla donazione del piacentino Pietro Agnelli (1885) che ebbe modo di reperire molti oggetti prodotti dalle vetrerie veneziane durante la sua carica come presidente della Corte d’Appello nella città lagunare. La collezione presenta numerosi esemplari che mostrano la storia e le varie tecniche della lavorazione del vetro di Murano dal XVI al XVIII secolo, momento di massimo splendore della produzione muranese.

 

 

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