In prima assoluta domenica 9 febbraio “L’opera minima” con l’Orchestra giovanile della via Emilia
04 Febbraio 2020 12:40
A conclusione delle celebrazioni per il centenario della morte di Luigi Illica (1919-2019), verrà proposta in prima assoluta, domenica 9 febbraio alle 15.30 (anteprima per le scuole venerdì 7 febbraio alle 10.30) al Teatro Municipale di Piacenza, la nuova commissione “L’opera minima” di Joe Schittino (1977), compositore italoamericano, tra le voci di nuova generazione più interessanti del panorama internazionale.
Il libretto, liberamente tratto dal lavoro giovanile Farfalle, effetti di luce di Illica, porta la firma del poeta, librettista e drammaturgo piacentino Claudio Saltarelli, che si è proficuamente interessato del rilancio del librettismo collaborando con numerosi compositori e operisti contemporanei. In collaborazione con il Conservatorio Nicolini di Piacenza, sarà impegnata l’Orchestra giovanile della Via Emilia, compagine nata nel 2018 su iniziativa dei Conservatori di Piacenza, Parma, e degli Istituti superiori di studi musicali di Modena e Reggio Emilia, con la finalità di offrire ai migliori studenti delle quattro istituzioni l’opportunità di un’esperienza formativa nel campo della pratica orchestrale, sotto la guida di docenti-tutor esperti e in sinergia con le forze produttive del territorio regionale e nazionale. Sul podio l’esperto Giovanni Di Stefano, che ha già diretto numerose prime esecuzioni moderne d’opera.
Il cast vede la presenza di giovani cantanti di talento, e di allievi ed ex allievi del Conservatorio Nicolini di Piacenza: Renata Campanella, Federica Sardella, Eunbyul Cho, Eri Arai, Veronica Granatiero, Cinzia Chiarini, Jihye Kim, Mae Hayashi, Paola Lo Curto, Alessandro Fantoni, Rino Matafù, Lorenzo Sivelli e Juliusz Loranzi.
L’opera minima sarà eseguita in forma di concerto, con la video proiezione dei dipinti appositamente creati dall’artista piacentino Guido Morelli, che saranno in mostra alla Biblioteca Passerini Landi di Piacenza fino al 22 febbraio.
Farfalle, effetti di luce (1881, Editrice Mondini, Milano), il lavoro d’esordio di Luigi Illica da cui trae l’ispirazione L’opera minima, è l’unico a non aver avuto una vita scenico-teatrale. Come spiega il librettista Claudio Saltarelli, tra i dieci Quadri di cui è composta la nuova opera, “cinque sono quelli tratti dal volume dell’Illica, già bozzetti con un loro senso drammatico di fondo, poi qui sviluppati e drammatizzati, gli altri sono stati creati ex novo. L’Epilogo della nuova creazione è una sorta di omaggio della città di Piacenza a Luigi Illica, tra i più importanti poeti-librettisti del periodo racchiuso tra la fine dell’Ottocento ed i primi due decenni del Novecento, e prevede la presenza in scena dei maggiori personaggi tolti dalle opere dell’Illica e rappresentati in contesto odierno. L’opera lirica che ne è nata è stata battezzata “Opera Minima” in quanto, appunto, minimi eventi scenici compongono un affresco sonoro e drammatico di dimensioni tradizionali”. Il lavoro è edito da Bastogi ed è stato presentato al Salone Internazionale del Libro di Bruxelles.
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