“Pronti dal 14 maggio i protocolli per riaprire bar, ristoranti, mercati, parrucchieri ed estetisti”
12 Maggio 2020 18:22
Pronti dal 14 maggio i protocolli condivisi per negozi, mercati, bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti, tatuatori in vista della riapertura del 18 maggio. Lo fa sapere l’assessore regionale al turismo, commercio e trasporti, Andrea Corsini, intervenuto oggi in commissione economia.
“La nostra stella polare è garantire la salute delle persone – ha spiegato Corsini -. Ma sappiamo che una comunità non può bloccare a lungo la propria economia, senza rischiare gravi ripercussioni anche sul piano sociale. Per questo guardiamo con fiducia alle riaperture di molte attività economiche ora sospese a causa dell’emergenza Covid-19. E stiamo lavorando affinché tutto questo avvenga nelle condizioni di massima sicurezza per tutti”
In questi giorni termineranno i lavori dei tavoli tecnici chiamati a definire i protocolli di sicurezza per il riavvio delle diverse attività ora sospese, nel rispetto delle linee guida nazionali.
LE REAZIONI
Dai consiglieri la sollecitazione a fornire in tempi veloci regole chiare e semplici da interpretare. “Servono protocolli tempestivi, ma soprattutto di facile interpretazione”, ha rimarcato la presidente Rontini, che ha sottolineato come il lavoro delle istituzioni sia stato in queste settimane “efficiente e mai polemico, volto solo a far ripartire il nostro tessuto commerciale e produttivo”. Soddisfatto anche Marco Fabbri (Pd), che ha giudicato un ottimo risultato l’anticipazione della riapertura al 18 maggio e la condivisione del lavoro con le parti sociali: “Sarà importante utilizzare lo strumento dell’ordinanza balneare, perché il territorio è molto variegato e il numero di spiagge libere varia in modo considerevole da provincia a provincia.
“Attenzione, se chiediamo alle attività di applicare regole antieconomiche, equivarrà a dire: aprite per poi fallire” ha ammonito Stefano Bargi (Lega), che ha sollecitato la Giunta a emanare protocolli facili da applicare: “Impensabile che un’attività debba aprire e lavorare al 30% delle possibilità. Servono aiuti al tessuto produttivo sul lungo periodo, se no la riapertura rimane uno slogan.” Sulla stessa linea anche il collega Gabriele Delmonte che ha domandato delucidazioni riguardo ai contributi stanziati per l’igienizzazione dei locali: “In poco meno di un settimana un esercente fatica a mettersi in regola, servono regole dettagliate”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE