Fase 2 alla Cattolica. Investimenti per 3,5 milioni di euro
19 Maggio 2020 05:00
“Tutto il possibile in presenza, tutto il necessario da remoto”. Questa è la filosofia di #eCatt, il piano della Università Cattolica che prevede una modalità didattica integrata tra fruizione tradizionale delle lezioni, con presenza in aula di studenti e docenti, e diffusione digitale, che permetterà a tutti gli studenti di intraprendere e proseguire al meglio il corso di studi anche da casa, senza subire rallentamenti e con pieno accesso a tutte le opportunità di apprendimento.
#eCatt infatti mette a fattor comune tutte le nuove iniziative che consentiranno agli studenti che non potranno raggiungere i Campus di restare allineati agli insegnamenti anche se lontani dall’Università. Per la realizzazione del piano l’Ateneo ha messo in campo risorse finanziarie per 3,5 milioni di euro che, oltre al milione di euro inizialmente conferito per il Fondo salva studi Agostino Gemelli, comprende gli investimenti per la didattica digitale resa possibile anche dalla riqualificazione tecnologica delle complessive 500 aule dell’Università Cattolica.
“In una situazione ancora così carica di incertezze sull’andamento della pandemia nei prossimi mesi, l’Università Cattolica, con il progetto #eCatt, si è organizzata per consentire la piena fruizione delle attività didattiche sia in presenza, nel rispetto di tutti gli standard sanitari richiesti, sia da remoto, grazie ad avanzate infrastrutture tecnologiche”, dichiara Antonella Sciarrone Alibrandi, pro rettore vicario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
A partire dal primo giorno della sospensione della frequenza in presenza delle attività (24 febbraio) l’Università Cattolica si è attivata per garantire il regolare percorso di studio a tutti gli iscritti delle sue facoltà. Al 13 maggio sono 1.838 i docenti che hanno realizzato un totale complessivo di 32.910 lezioni a distanza: 24.212 videolezioni registrate e caricate su Blackboard, la piattaforma di Learning management system di Ateneo; 8.698 lezioni live trasmesse in diretta con studenti collegati in contemporanea e realizzate tramite Collaborate Ultra. A partire dall’11 marzo fino al 29 aprile si sono tenute regolarmente 210 commissioni di laurea, mentre dal 18 marzo al 29 aprile si sono regolarmente svolti 422 appelli d’esame.
“In attesa di tornare a vivere pienamente le relazioni sociali in presenza, di ritrovare il valore dell’incontro tra docenti e studenti per costruire persone, conoscenza e competenza – si legge nel comunicato dell’Ateneo -, l’Università Cattolica garantirà un modello di didattica che permetterà a tutti gli studenti iscritti ai corsi di laurea di partecipare alle attività didattiche anche da remoto, con lezioni in streaming (le aule saranno dotate della possibilità di trasmettere in diretta), videoregistrazioni, materiale didattico di supporto e una costante interazione con i docenti”.
“Una didattica a distanza ma non virtuale – prosegue la nota -, frutto di una alleanza strategica di competenze tra iLab, il servizio di e-learning della Cattolica, Cremit, il centro studi sulla didattica, le Facoltà, il delegato del Rettore alla didattica e la commissione del Senato accademico a ciò preposta. La didattica integrata sarà progettata secondo i migliori standard scientifici, che si sono dimostrati efficaci nei mesi dell’emergenza e che l’Ateneo ha ulteriormente rafforzato in previsione del prossimo anno accademico”.
Ove non fosse possibile condurli in presenza, anche gli esami di profitto e le prove finali di laurea avverranno da remoto attraverso la piattaforma Blackboard o altri strumenti che saranno via via indicati.
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