Acer, bilancio in utile e morosità ridotta a 4 milioni di euro
29 Giugno 2020 16:10
Con un utile di poco più di 170mila euro Acer Piacenza ha chiuso in positivo il bilancio del consuntivo 2019, approvato all’unanimità dall’assemblea dei soci. Un dato che va in controtendenza rispetto al difficile contesto socio economico in cui si muove l’ente che gestisce il patrimonio di edilizia residenziale pubblica. A questo si aggiunge il contenimento della morosità, diminuita di una percentuale del 2,84% (Piacenza conferma di essere la provincia della Regione con il minor tasso di morosità), arrivando a circa 4milioni di euro, e che indice della massima attenzione sul recupero dei crediti che solo lo scorso anno ha permesso di introitare circa 960mila euro.
Dai dati emerge l’importanza per Acer di poter continuare a collaborare in senso stretto con un sempre maggior numero di Comuni: “La strada intrapresa dalla mia amministrazione – sottolinea il presidente Patrizio Losi – di mettere al servizio dei sindaci le nostre professionalità (progettazione, direzione lavori e così via) non solo si sta rivelando corretta ma deve essere implementata il più possibile. Le risorse che derivano dai lavori svolti per i Comuni da Acer, sono investite dall’azienda stessa nelle manutenzioni degli alloggi Erp di quei territori. Cosa che, con il solo introito del canone degli affitti non sarebbe ovviamente possibile”.
Una strategia che impone delle riflessioni da parte di tutti i Comuni: “Diventa fondamentale – sottolineano il presidente Losi e il direttore Stefano Cavanna – per poter decidere le linee guida che consentano di affrontare nel miglior modo possibile la crisi economica necessariamente derivata dalla pandemia con i suoi sviluppi. Il luogo più consono a questo tipo di dibattito è ovviamente il Tavolo di partecipazione delle Politiche Abitative che, con grande senso di responsabilità, Acer chiede di convocare al più presto, certa della validità dello strumento e della sensibilità dei Sindaci sulla delicata tematica dell’edilizia residenziale pubblica”.
Una proposta accolta con favore dai rappresentanti dei Comuni presenti, che, come ogni anno, hanno riportato l’attenzione sui fenomeni di inciviltà che coinvolgono una fascia sicuramente piccola rispetto al totale, ma non per questo meno significativa, degli inquilini. E che comportano spese di manutenzione straordinaria sempre maggiori.
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