Raineri Marcora, il Covid non ferma gli esami per le qualifiche professionali
08 Dicembre 2020 00:05
Grande soddisfazione per i ragazzi dell’Istituto alberghiero Raineri Marcora di Piacenza e delle sedi coordinate di Castel San Giovanni e di Cortemaggiore per aver potuto sostenere, nei giorni scorsi, in presenza, l’esame di qualifica professionale.
“Un sogno che si realizza” è la frase che trapela dalle studentesse e dagli studenti emozionati che si sono presentati, in divisa e con mascherina, alle commissioni d’esame. Gli studenti dell’Alberghiero per la qualifica di “operatore della ristorazione” hanno realizzato per la prova di cucina un menu contenente anche prodotti della tradizione locale; per la prova di sala bar, invece, hanno svolto un servizio al tavolo all’italiana e preparato un prodotto di caffetteria, uno snack salato e un cocktail. Per la qualifica di “operatore per la promozione e accoglienza turistica” gli studenti hanno dovuto promuovere un prodotto turistico, hanno gestito le relative informazioni, l’assistenza al cliente e le pratiche amministrative legate ad un soggiorno.
Gli studenti del Professionale Agricoltura per la qualifica di “operatore agricolo” hanno potuto realizzare una prova pratica articolata nell’azienda agraria della scuola: in particolare, le prove sono state svolte, nella zona della serra e dell’orto botanico, dove hanno potuto attuare le principali tecniche di coltivazione di piante da semina e da frutteto e le azioni di base per la prevenzione delle malattie delle piante. Successivamente, si sono spostati in stalla per attuare le pratiche riguardanti la cura e il benessere degli animali. Anche gli studenti della Casa circondariale hanno potuto sostenere la prova, collegandosi a distanza con la commissione. Una modalità nuova di esame, ma che comunque ha permesso ai candidati di dimostrare quanto appreso nel corso degli studi.
Prove diverse sono state previste per la qualifica di “operatore agroalimentare”. A Castel San Giovanni gli studenti hanno svolto sia delle analisi enologiche nel laboratorio di chimica, sia dei calcoli enologici di lieviti e attivanti per la rifermentazione di vino in autoclave. In un secondo momento si sono spostati in cantina per svolgere le attività pratiche di travaso, di imbottigliamento e di etichettatura. A Cortemaggiore, invece, i candidati hanno dovuto svolgere una prova scritta per l’identificazione dei tagli della carne, hanno eseguito dei calcoli per la formulazione delle ricette di composizione dei prodotti di salumeria e infine in laboratorio per la legatura di coppe e salami.
“L’esame di qualifica – sottolinea la dirigente scolastica professoressa Teresa Andena – è la tappa finale di un percorso di crescita formativo e professionale che, purtroppo i nostri studenti, circa 200, hanno dovuto interrompere, forzatamente, lo scorso anno, a causa della emergenza sanitaria Covid-19. Dal mese di settembre, però, grazie anche ad una delibera della regione Emilia Romagna, abbiamo fatto ripartire la macchina organizzativa. Mi preme ringraziare gli insegnanti, la direzione della Casa circondariale, il personale Ata e gli esperti di settore, gli Eapq (esperti di area professionale/qualifica ) e gli Epv (referenti tecnico-metodologici per le attività di accertamento e valutazione), che hanno permesso agli studenti di poter vivere in piena serenità e sicurezza questo momento. Sarà proprio la forza della scuola, la volontà e la determinazione degli studenti a farci ritornare presto alla normalità”.
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