Consiglio della Ricci Oddi, il Comune nomina Giuffrida e Mazzocca
09 Dicembre 2020 19:11
Sono stati nominati dal Comune di Piacenza i suoi due rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, in scadenza a giorni. Si tratta dell’avvocato Giovanni Giuffrida, riconfermato da palazzo Mercanti anche alla luce dell’apporto dato ai lavori della galleria in questi mesi intervenendo a trecentosessanta gradi sui vari aspetti di ordinaria e straordinaria gestione, supportando negli aspetti amministrativi importanti depositi come quello de La Pisana di Arturo Martini, interessandosi della delicata questione dei diritti di utilizzo legati al patrimonio della galleria e garantendo un fondamentale confronto ed una collaborazione costanti con il Comune”.
Il secondo membro designato a rappresentare il Comune nel consiglio dell Ricci Oddi, che è composto da un totale di 7 consiglieri, è il professor Fernando Mazzocca, tra i massimi specialisti di storia dell’arte dell’età neoclassica, dell’Ottocento e primi Novecento e già docente alla prestigiosissima Ca’ Foscari di Venezia nonché della Statale di Milano. Innumerevoli sono le sue pubblicazioni nonché le esposizioni su movimenti e di carattere monografico allestite presso le maggiori sedi espositive italiane ed estere.
“La Ricci Oddi dovrà affrontare l’importantissimo e delicato compito dell’aggiornamento del proprio Statuto e del riconoscimento della Personalità Giuridica – spiega il sindaco Patrizia Barbieri -. Nel ringraziare tutti i membri che negli anni si sono succeduti in seno al Consiglio faccio i migliori auguri di buon lavoro all’avvocato Giuffrida ed al professor Mazzocca e a tutto il Consiglio che a giorni sarà rinnovato, garantendo il massimo supporto, la collaborazione ed il dialogo costruttivo perché siamo certi che rilanciare la Galleria non significa “solo” dare maggiori occasioni di crescita e sviluppo culturale a Piacenza ed all’intera comunità culturale, ma significa anche far crescere, con tutto l’indotto che ne può derivare, tutta la nostra Città, come d’altra parte intendeva fare il nobiluomo Ricci Oddi con un così importante lascito”.
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