Imprese, ad aprile crollo del 46% di fatturato. Recupero record a novembre
15 Dicembre 2020 00:05
L’emergenza Covid ha messo in ginocchio l’economia piacentina, soprattutto nei mesi di lockdown, ma le imprese hanno saputo rialzarsi e, negli ultimi tre mesi del 2020, si è registrata una inaspettata ripresa. E’ quanto emerge dalla fotografia scattata da Confindustria Piacenza nel bilancio qualitativo di fine anno. “E’ stato un periodo drammatico, sia dal punto di vista sanitario che economico – spiega il presidente Francesco Rolleri – abbiamo vissuto mesi molto pesanti, con un’epidemia che ha stravolto i piani per l’anno in corso. La nostra associazione rappresenta una parte molto importante dell’economia locale, con 20mila addetti impiegati e un fatturato delle aziende di 9 miliardi di euro. Da marzo, mese in cui è scoppiata la pandemia mondiale, ogni mese abbiamo rilevato gli effetti dell’epidemia sulle imprese”.
IL CROLLO DI APRILE – Ad aprile sono stati rilevati i primi effetti devastanti delle misure di contenimento dei contagi da Coronavirus, con il blocco delle attività. Si è registrato un -46 percento di fatturato e un -50 percento di ore lavorate, rispetto allo stesso mese del 2019. Dopo il picco negativo c’è stata però una costante risalita, che ha portato ai numeri di novembre 2020, dove il calo di ore lavorate è stato solo dell’1 percento e quello del fatturato del 3 percento, in linea con i numeri dello stesso periodo dell’anno precedente. Un recupero record che fa ben sperare.
SETTORI: CHI SALE E CHI SCENDE – “Questi numeri ci fanno guardare al futuro con un più fiducia – aggiunte Rolleri – ma ci sono tanti settori in sofferenza. Ristorazione e attività legate al turismo stanno subendo ancora pesanti restrizioni. Il settore manifatturiero ha registrato un calo di fatturato che si attesta attorno al 10-15%. L’edilizia sconta i rallentamenti delle procedure burocratiche. L’alimentare risente delle difficoltà che stanno affrontando bar e ristoranti con le chiusure anticipate e le attività compromesse. Il settore che soffre di più è quello delle macchine utensili. In generale la maggior parte delle aziende piacentine chiude con un segno meno. Anche le imprese il cui fatturato è legato al mercato estero, arrancano. Nessun settore è uscito indenne da questo periodo doloroso – aggiunge Rolleri – fatta eccezione per la logistica che ha avuto numeri in aumento”.
Nonostante tutto, il presidente di Confindustria è ottimista: “Non possiamo far altro che prendere atto della drammaticità del periodo, ma i dati degli ultimi mesi ci fanno sperare in un rilancio i cui risultati si potranno vedere, probabilmente, nel secondo semestre del 2021”.
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