Corso e Jolly, ieri i primi spettatori: “Piacenza ha ancora voglia di cinema”
27 Aprile 2021 10:03
“Diversi clienti affezionati ma anche tanti volti nuovi. Non ci aspettavamo una risposta del genere ma ne siamo contenti: significa che Piacenza e i piacentini hanno ancora tanta voglia di cinema”.
Enrico Leonardi quel gesto di strappare i biglietti lo ha sempre fatto sin da quando era bambino, essendo cresciuto tra le sale del cinema Corso. Un gesto per lui semplice e abituale ma che tuttavia negli ultimi mesi – a causa della pandemia e delle relative chiusure – non aveva più eseguito. È tornato a farlo ieri, lunedì 26 aprile, in occasione della tanto attesa riapertura che per il suo cinema ha avuto il sapore orientaleggiante di “Minari”, pellicola del regista Lee Isaac Chung capace di vincere (senza contare le innumerevoli nomination) una statuetta agli Oscar e che racconta la storia di una famiglia coreana alla ricerca del sogno americano dal punto di vista di un bambino. Ma più che la storia in se’, ad attirare le persone (giunte anche da fuori regione) è stata la voglia di tornare a immergersi nella sala buia, staccando la spina per dedicarsi completamente a storie nuove e suggestive.
“Io vengo da Codogno – ha spiegato raggiante una donna – e ho attraversato il ponte del Po per non perdermi, questa sera, la prima proiezione. Sono una habitué qui al Corso e tornarvi è un’emozione indescrivibile, come riconquistare dopo tanto tempo qualcosa che è sempre stato tuo ma che avevi perduto”.
“Ci aspettiamo tanto da questo film – hanno poi affermato due amiche – abbiamo visto quanti premi ha ricevuto e non potevamo perdercelo”.
La proiezione è scattata alle 19.20 precise, dato che alle 22.00 i battenti (causa disposizioni del governo) devono per forza chiudere. Tracciamento degli spettatori (invitati a lasciare numero di telefono e i nominativi), biglietti prenotati e distanziamento in sala (senza dimenticare la capienza contingentata) le precauzioni adottate per riprendere in sicurezza.
Anche il cinema Jolly 2 di San Nicolò non vedeva l’ora di tornare e l’ha fatto con entusiasmo. Una quarantina di biglietti strappati la prima sera di riapertura con il messicano “Nuevo orden”.
“Riaprire le porte del cinema e vedere arrivare persone cariche di entusiasmo, emotività e voglia di socializzare ci ha riempito il cuore
– spiega Alberto Tagliafichi, titolare -. Ci tenevamo a tornare nel giorno di riapertura nazionale”.
IL SERVIZIO DI MARCELLO TASSI
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