Il Piacenza Jazz Club riparte dal Bettinardi: sabato la prima delle tre finali
29 Aprile 2021 03:30
Slittate a causa delle misure restrittive, si svolgono nel mese di maggio, grazie alle prime disposizioni di riaperture, le finali del Concorso Nazionale per Giovani Talenti italiani “Chicco Bettinardi”. Saranno tre in tutto come tre sono le sezioni storiche in cui è suddiviso questo che, al suo diciottesimo anno di vita, è considerato uno dei concorsi jazzistici più importanti e meglio strutturati d’Italia. Legato al Piacenza Jazz Fest e dedicato alla memoria di uno dei soci fondatori del Piacenza Jazz Club, Chicco Bettinardi, appassionato e ottimo conoscitore della materia musicale jazz, il Concorso gode del sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che ne consente il concreto svolgimento, e di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy.
Il Concorso si dipana dunque in tre sezioni di cui una è dedicata ai solisti, una ai gruppi e una ai cantanti ed è riservato a cittadini italiani o stranieri con residenza in Italia che al momento della partecipazione, mediante l’invio di materiale audio, non abbiano ancora compiuto trent’anni (trentacinque per quanto riguarda i gruppi).
La prima finale che si svolgerà a porte chiuse sabato 1° maggio presso il Milestone Jazz Club è dedicata ai cantanti che si esibiranno solamente per la giuria di esperti del genere, con particolare riguardo a quello che vede la voce in primo piano. A presiedere la giuria sarà la cantante e docente di canto Diana Torto.
Sarà comunque possibile seguire l’evento in streaming collegandosi alle ore 17:30 sulla pagina Facebook del Piacenza Jazz Club.
La scaletta di queste finali prevede prima l’esibizione di ciascuna cantante, accompagnata dal trio ritmico di docenti della Milestone School of Music, Giovanni Guerretti al pianoforte, Alex Carreri al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria, con 3 brani di propria scelta. Una volta conclusesi le esibizioni la giuria si ritirerà per emettere il verdetto che decreterà prima e seconda classificata. Alla prima classificata andrà un assegno di mille euro oltre all’ingaggio per un concerto nel cartellone principale del Piacenza Jazz Fest 2022, per la seconda classificata invece il premio sarà del valore di 500 euro.
La prima delle cinque finaliste sarà Mila Ogliastro, da Canelli, in provincia di Asti, che porterà un brano di sua composizione (possibilità offerta dal regolamento del Concorso) insieme a due standard che spaziano nelle epoche e negli stili della musica improvvisata: uno più recente composto da Steve Swallow e un classico della coppia Rodgers and Hart.
Dalla Puglia, e più precisamente da Canosa, arriva invece Carmen Lina Ferrante che porterà due brani composti originariamente senza un testo, rispettivamente da Joshua Redman e Ralph Towner mentre come terzo il più celebre di Thelonius Monk: “’Round Midnight”.
Terza ad esibirsi sarà Anais Del Sordo di Montaldo Uffugo, in provincia di Cosenza. Canterà brani di Charles Mingus e Horace Silver, oltre alla notturna e malinconica “The Peacoks” di Jimmy Rowles, incisa insieme a Stan Getz e quindi reinterpretata da molti grandi musicisti.
Con Sara Rotunno, altra pugliese, più precisamente di Altamura, in provincia di Bari, si cambierà atmosfera, perché le sue scelte sono di stampo più swingante, si veda alla voce Benny Golson con “Along Came Betty” o Bud Powell con “Bouncin’ With Bus”, con un tocco del romanticismo di “Darn that dream” di Jimmy Van Heusen.
Infine Anita Galdieri, di Salerno, ha scelto di presentarsi alla giuria con brani simbolo che affondano nelle radici stesse del Jazz, come per quel “Cherokee” del 1938 di Ray Noble, il classico “What are you doing the rest of your life” di Michel Legrand e con un pezzo dell’album icona di Miles Davis “Kind of Blue”.
Sabato prossimo, 8 maggio, saranno i solisti a calcare il palco del Milestone.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE