Confindustria, appello di Rolleri alle ragazze: “Servono tecnici per la manifattura”
17 Giugno 2021 16:39
Potenziamento delle infrastrutture, sviluppo sostenibile, istruzione di qualità, ricerca e innovazione. Sono gli obiettivi su cui punta Confindustria Piacenza. Oggi, giovedì 17 giugno, l’associazione ha fatto il punto su un anno di lavoro, caratterizzato da numerose sfide e dalla pandemia da Covid, con uno sguardo proiettato verso il futuro. A fare gli onori di casa, a Palazzo Costa, il presidente Francesco Rolleri, al timone di Confindustria da un anno. Un’occasione per tracciare un bilancio in vista dell’assemblea che si terrà il 28 giugno. “Un posto di lavoro nell’industria genera altri 2,2 impieghi in altri comparti. Dai 40mila addetti attuali si arriva ad altri 88mila impieghi nel territorio”.
Confindustria conta, attraverso le imprese iscritte, un fatturato da 7,5 miliardi di euro, con il 30 per cento del Pil provinciale. A fine maggio arriveranno i dati del primo trimestre 2021 con la periodica indagine congiunturale. Il settore industriale è dinamico per quanto riguarda ordini e fatturato. Atteso positivo è il dato sugli investimenti, dopo due anni di cali (-19,21 per cento nel 2020 e -11,59 per cento nel 2019) sostenuti dai programmi di incentivazione, sia pubblici che privati. Per quanto riguarda l’occupazione, si stima che nel periodo giugno/agosto 2021 i lavoratori in entrata previsti saranno 7.160 per il 26 per cento nell’industria. Le professioni più ricercate sono quelle specializzate legate alle attività metalmeccaniche, elettromeccaniche, informatiche e ingegneristiche. E proprio sulla mancanza di figure specializzate, problema annoso che rischia di mettere in ginocchio le aziende, si sono concentrate le considerazioni del presidente Rolleri: “Deve esserci uno sforzo anche a livello centrale per creare più figure tecniche se vogliamo che l’Italia resti un Paese a vocazione manifatturiera. Settore che a livello provinciale conta oltre 40mila addetti”. Rolleri lancia un appello alle giovani: “Il futuro della manifattura dipenderà anche da quante ragazze si iscriveranno agli istituti tecnici”.
Durante l’incontro hanno preso la parola i vicepresidenti con delega a vari settori per per tracciare un bilancio sui progetti realizzati e quelli in cantiere. Claudio Bassanetti, che insieme a Maurizio Vecchi e Giuseppe Conti, ha la delega alla valorizzazione del patrimonio pubblico, tavolo provinciale Covid e finanza di progetto, spiega: “Abbiamo lavorato con 48 Comuni per far emergere le loro esigenze creando progetti per 27 milioni di euro, ma la Regione ne ha stanziati solo 12,5 milioni. Ci sono tempi inderogabili entro i quali i progetti devono essere approvati definitivamente, entro il primo quadrimestre del 2023. Quindi dobbiamo essere pronti. Stiamo lavorando sul potenziamo di infrastrutture per il passaggio dei mezzi pesanti. Servono ponti – prosegue – perché la capitale della logistica non resti isolata se le autostrade dovessero essere chiuse”.
Valter Alberici, che con Cristina Repetti e Marco Rebecchi ha la delega alla ricerca, innovazione e capitale, aggiunge: “Innovazione e ricerca sono i punti essenziali. Le aziende che riusciranno a portare a termine il progetto di sostenibilità sono quelle che hanno fatto questo investimento prima. Negli ultimi 20 anni le aziende hanno perso competitività , dobbiamo investire su personale preparato”.
Nicola Parenti, con delega ad energia, transizione energetica e sostenibilità, insieme a Sergio Giglio e Francesco Casella, spiega: “Il settore edile ha visto un notevole incremento di richieste grazie al bonus 110%. Punteremo sul miglioramento della qualità dell’aria, noi imprenditori siamo pronti ad investire e a fare la nostra parte. Stiamo investendo anche sul consorzio Piacenza Energia, su formazione e informazione. Il tema della sostenibilità è molto importante per Confindustria che sta aiutando la crescita sostenibile delle imprese sul territorio”.
Erika Colla con delega all’agroalimentare, Made in Piacenza e Alta Gamma, insieme a Anna Muselli e Stefano Perini, ha sottolineato l’importanza del settore agroalimentare che “a Piacenza rappresenta il 13% del Pil ed è in continua crescita sul mercato estero, anche grazie al lavoro svolto dal consorzio Piacenza Alimentare. Abbiamo assicurato la massima collaborazione al comune di Piacenza – prosegue – che ha vinto un finanziamento per la progettazione della ristrutturazione di Cascina San Savino in un’ottica di promozione del nostro settore e del territorio”.
Antonio Cogni, con Stefano Guglielmetti e Filippo Cella si occupa di pianificazione strategia, infrastrutture, smart city e marketing territoriale e aggiunge: “Piacenza vogliamo promuoverla come un territorio che ha benzina per fare impresa. Intendiamo lavorare sul potenziamento della infrastruttura telematica, su progetti di mobilità sostenibile e su servizi smart. Di notevole interesse sono le iniziative di promozione turistica e territoriale come Destinazione Emilia e Assapora Piacenza”.
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