Piacenza Expo, altri 544mila euro dal Comune. “Ma gli azionisti privati latitano”

11 Ottobre 2021 19:05

Il Comune “inietta” altri 543mila e 962 euro in Piacenza Expo. Via libera oggi, 11 ottobre, alla sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale del polo fieristico partecipato per oltre il 54 per cento proprio da Palazzo Mercanti. L’ok è arrivato in consiglio comunale, dopo che nei mesi scorsi l’assemblea straordinaria dell’ente di Le Mose aveva già approvato questo incremento per l’ammontare complessivo di un milione di euro in proporzione alle quote degli attuali soci (compresi dunque i circa 544mila euro aggiunti dal Comune) e fino a un milione e mezzo di euro per nuovi soci. Una mossa indirizzata all’attuazione di un piano di sviluppo che prevede opere di manutenzione straordinaria – come il nuovo parcheggio nell’area dell’ex cascina San Savino o un’ulteriore sala convegni – e altri interventi per favorire la competitività della struttura.

“GLI AZIONISTI PRIVATI LATITANO” – Dura la critica di Massimo Trespidi (Liberi), perché “il consiglio comunale si trova a votare l’ennesimo aumento di capitale a favore di Piacenza Expo, quasi un milione e mezzo di euro negli ultimi cinque anni. Eppure – incalza l’esponente di minoranza – il sistema privato del nostro territorio non fa la sua parte, il polo fieristico non può basarsi principalmente sul supporto pubblico. Emerge il disinteresse del tessuto economico piacentino: l’amministrazione comunale deve favorire l’interazione con questo mondo. Tra l’altro, nel 2021, l’ente di Le Mose prevede solo un utile di 19mila euro, sul filo del rasoio, a fronte dei bilanci in negativo già registrati negli anni passati”. Gli fa eco Stefano Cugini (Pd): “I privati non hanno né rassicurazioni né stimoli da parte dell’amministrazione comunale per investire le proprie risorse in Piacenza Expo”.

È d’accordo, in parte, il capogruppo leghista Carlo Segalini, che definisce “scoraggiante lo scarso interesse dei privati verso Piacenza Expo”, pur rimarcando la positività dell’aumento di capitale del Comune per “rendere ancora più efficiente il polo fieristico”.

Su questo fronte, quindi, il consiglio ha approvato l’ordine del giorno bipartisan (promosso da Trespidi) in cui s’invita la Giunta Barbieri a “sensibilizzare le forze economiche private a sottoscrivere la loro partecipazione in Piacenza Expo”, una sollecitazione emersa sia dai banchi della maggioranza che della minoranza.

“RISCHIO LOGISTICA” – Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) lancia un allarme: “Attenzione al futuro ingresso in Piacenza Expo dell’Autorità portuale del mar ligure orientale, che comprende il porto di La Spezia e quello di Marina di Carrara, in quanto potrebbe potenziare la promozione del sistema logistico, considerata la posizione strategica del nostro territorio per le aziende che operano in quella fascia di terra. Leggendo il piano programmatico dell’Autorità portuale, infatti, sembra proprio quello l’obiettivo dell’investimento nel polo fieristico”.

“CHE FINE HA FATTO IL PETS FESTIVAL?” – Giulia Piroli (Pd) rileva che “quest’anno Piacenza Expo perde il Pets Festival, un evento importante per gli amanti degli animali che stavolta si terrà a Cremona”.

“PIÙ COMPETITIVITÀ” – “L’aumento di capitale – commenta Gian Carlo Migli (Fratelli d’Italia) – serve a finanziare un piano pluriennale degli investimenti che permetterà al nostro polo fieristico di essere maggiormente competitivo”.

“L’emergenza Covid è tuttora in corso – replica il sindaco Patrizia Barbieri – e le aziende private, inevitabilmente, ne risentono. L’ulteriore intervento del Comune in Piacenza Expo vuole promuovere un processo di sviluppo per il tessuto economico territoriale, che trova un importante volano nel polo fieristico”.

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