Duemila studenti piacentini lunedì 20 incontreranno l’artista e scultore Jago
15 Dicembre 2021 16:14
Saranno oltre 2000 gli alunni delle scuole superiori locali che parteciperanno all’incontro con l’artista e scultore Jago, in programma il 20 dicembre e promosso dalla Consulta provinciale degli Studenti in collaborazione con il Comune di Piacenza, nell’ambito della rassegna “Giovani in un futuro da inventare”. Jago, pseudonimo di Jacopo Cardillo ormai famoso in tutto il mondo per le sue opere, sarà dunque al Teatro Municipale di Piacenza al mattino, dalle ore 11.30 alle 13, per incontrare 500 studenti in presenza e il resto collegati via video, con i quali condividerà la propria storia e curiosità personali.
Nel pomeriggio, dalle ore 14.30 alle 16, l’artista sarà ospitato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano nello Spazio XNL Piacenza Contemporanea, dove incontrerà gli studenti del liceo artistico “Cassinari” per una “chiacchierata” incentrata sull’arte e come questa può trasformarsi da passione a mestiere. L’iniziativa è stata presentata in Comune dal sindaco Patrizia Barbieri insieme a Costanza De Poli, presidente della Consulta provinciale degli Studenti, la professoressa Rita Croci dell’Ufficio Scolastico e Mario Magnelli in rappresentanza della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
“Sono stati proprio gli studenti a volere questo incontro – ha detto il sindaco – nell’ambito di questa rassegna che stanno portando avanti con la piena collaborazione del Comune e che ha già portato a Piacenza Michele Grazioli. L’artista sarà quindi a disposizione degli studenti per rispondere a domande e soddisfare curiosità sulla sua vita”. Come ha infatti aggiunto De Poli “l’abbiamo voluto fortemente perché è un artista non convenzionale, come il suo percorso di studi, per esempio quando era impegnato a vendere una sua opera a New York ha rifiutato l’Accademia delle Arti di Brera. Ci ha stupito fin dal principio, noi lo seguivamo sui social e abbiamo pensato potesse essere interessante per tutti gli studenti che hanno una passione pensano di non poterla inseguire nella vita, ce lo ha dimostrato Michele Grazioli nel primo incontro e lo farà anche Jago lunedì”. La professoressa Croci ha sottolineato come il progetto “nasca dall’impegno e dal senso di responsabilità di questi giovani, ci abbiamo creduto fin da subito”. In questo caso, anche con il supporto della Fondazione, ha concluso Magnelli: “Sarà un grande laboratorio di formazione che unirà arte e cultura”.
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