Con la pandemia si alza la mancata partecipazione al lavoro: 9,3% a livello locale

01 Febbraio 2022 13:32

A Piacenza il tasso di mancata partecipazione al lavoro aumenta leggermente nel 2020 – l’anno del Covid – al 9,3% rispetto al 9,2% del 2019. Ma l’indicatore rimane comunque più basso del quadro nazionale (19%) e regionale (9,8%). Pure sul versante dell’occupazione i dati sono positivi per il nostro territorio: 74,1%, malgrado il calo prevedibile dovuto alla pandemia (74,6% del 2019), al di sopra della media dell’Emilia-Romagna (73,8%) e dell’Italia (62,6%).

E’ la fotografia scattata dal report pubblicato sul sito www.besdelleprovince.it.

IL REPORT COMPLETO

Il tasso di occupati in agricoltura, silvicoltura e pesca è del 4%, in industria del 31,6% e nei servizi del 64,4%.
La ricchezza disponibile, sia pro-capite sia totale, è descritta mediante il valore aggiunto: 28.025,69 euro nella provincia di Piacenza, che varia di -2.584,39 euro rispetto al valore medio regionale, pari a 30.610,08 euro, e di 2.952,10 euro rispetto al valore medio nazionale, pari a 25.073,59 euro.

CHI NON LAVORA NÉ STUDIA – A Piacenza l’incidenza dei “Neet” (cioè le persone di età compresa tra 15 e 29 anni che non studiano né lavorano) è del 16,8%, inferiore al 23,3% registrato in Italia. Inoltre, le persone di età compresa tra 25 e 64 anni con almeno il diploma raggiungono da noi il 66,1%, 3,2 punti in più rispetto al 62,9% medio nazionale. Infine, le persone laureate e in possesso di altri titoli terziari sono in provincia di Piacenza il 29,4% tra i 25-39enni e il 31,0% tra i 30-39enni, 1,1 e 4,0 punti percentuali in più rispetto al dato italiano. Se la situazione è quindi positiva nel confronto nazionale, così non è invece nel confronto regionale, dove emerge ancora (tranne che per i laureati tra i 30-39 anni) un gap da recuperare.

RICERCA E INNOVAZIONE – Sempre da migliorare è inoltre il quadro relativo alla dimensione “Innovazione, ricerca e creatività”, dove tutti gli indicatori – la propensione all’acquisizione licenze e brevetti, la specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza, la percentuale di imprese impegnate in progetti di innovazione – risultano ancora al di sotto delle prestazioni regionali e nazionali.

“PIACENZA DEBOLE IN REGIONE” – “Dalle analisi – fa sapere la Provincia di Piacenza – emerge come la situazione locale riferita alle dimensioni del Bes si caratterizzi anche in questa edizione 2021 da un lato per il posizionamento in generale piuttosto soddisfacente del nostro territorio nel confronto con la realtà nazionale, dall’altro ancora per una condizione di relativa debolezza rispetto a quella regionale”.

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